La Turchia è uscita dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Giovedì scorso ha perso il seggio non permanente che deteneva a favore della Spagna. La permanenza nel Cds Onu è di durata biennale. Tra i due Paesi era nata una forte rivalità per la conquista del seggio. Ci sono volute ben tre votazioni per decretare chi fosse lo sconfitto e chi il vincitore. Per aggiudicarsi il seggio non permanente il Paese candidato deve ottenere il sostegno dei due terzi di tutti i membri dell’Assemblea Generale presenti o un minimo di 129 voti. Alla Spagna sono andati 120 voti contro i 60 raccolti dalla Turchia. Il voto è avvenuto nel corso della 69esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite tenutasi appunto a New York giovedì scorso. I seggi non permanenti disponibili erano cinque e assegnati a partire dal primo gennaio del 2015. I seggi dovevano essere distribuiti tra tutti i Paesi candidati. Gli altri seggi sono stati assegnati all’Angola, Malaysia, Nuova Zelanda e Venezuela. I seggi non permanenti in seno al Cds Onu sono molto ambiti, perché danno, ai Paesi che li detengono, voce nelle questioni che si occupano di pace, di sicurezza internazionale e sanzioni. Il Cds è composto da 5 Paesi membri permanenti con diritto di veto, Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia, e 10 Paesi membri non permanenti eletti per due anni. In tutto sono 15 Paesi membri.