Milioni di musulmani si sono riuniti per l’hajj, l’ annuale pellegrinaggio alla città santa dell’Islam, Mecca. Lo scorso venerdì in tanti si sono anche ritrovati per il wuquf sul Monte Arafat. Il wuquf è il rito più importante del pellegrinaggio durante il quale i pellegrini pregano in piedi da mezzogiorno al tramonto per purificare l’anima e la mente chiedendo perdono a Dio. Dopo il tramonto, i pellegrini si spostano a Muzdalifah, dove si raccolgono i ciottoli che devono essere gettati alle tre di pietra che rappresentano Satana avanti nel Hajj, a Mina. Dopo la lapidazione, i pellegrini sacrificano poi, animali, il primo giorno di Eid-al Adha, un rito che li unisce con i milioni di altri musulmani di tutto il mondo. Per questo motivo il pellegrinaggio alla Mecca non è considerato alido per chi non fa questo rito. Il monte Arafat è nel deserto a circa 9 miglia dalla Mecca ed è qui che i pellegrini vi trascorrono il 9 di Dhu al-Hijjah, del calendario islamico, come appunto rito valido per l’Hajj. Il profeta Maometto durante il suo pellegrinaggio pronunciò il suo sermone d’addio proprio dal monte Arafat. Con il wuquf i pellegrini si uniscono al Profeta in senso figurato. I pellegrini vi arrivano a piedi, in autobus e in treno, provenendo dalla vicina Mina dove la maggior parte di loro trascorre la notte.