Ieri sul sito web del governo canadese è stato pubblicato un comunicato dal significativo titolo: The Government of Canada Introduces Protection of Canada from Terrorists Act. Un comunicato che vuole essere una chiara risposta alla crescita della minaccia terroristica nei confronti del Paese e per proteggere meglio i canadesi come ha voluto spiegare Steven Blaney, ministro della Pubblica Sicurezza canadese. Nel comunicato si legge: “Il terrorismo rimane una grave minaccia per il Canada e gli interessi canadesi. La natura di questa minaccia continua ad essere evidente sia all’estero che in patria. All’estero, la minaccia pubblica e diretta rilasciata dallo Stato islamico in Iraq e nel Levante (ISIL) contro il Canada dimostra che il Canada non è lontano dalle menti di coloro che cercano di farci del male. Il Governo è inoltre a conoscenza di più di 130 individui con collegamenti canadesi che erano all’estero e sono stati sospettati di aver preso parte ad attività legate al terrorismo in Iraq, in Siria e in altri paesi. A casa, proprio l’anno scorso, le nostre agenzie di sicurezza nazionale, anche trattati due cospirazioni separati per condurre attacchi qui in Canada. Al fine di continuare a garantire la sicurezza e la sicurezza dei canadesi, il governo agirà su due fronti attraverso la protezione del Canada da terroristi legge . In primo luogo, il governo sta introducendo mirato e limitate modifiche alla legge CSIS per garantire che CSIS ha gli strumenti necessari per analizzare le minacce alla sicurezza del Canada. Le modifiche proposte: Confermare l’autorità di CSIS di svolgere indagini al di fuori del Canada; Verificare che il Tribunale federale può emettere warrant per CSIS per indagare le minacce alla nostra sicurezza nazionale al di fuori del Canada; Dare l’autorità Tribunale federale di operare nell’ambito di applicazione della legge canadese rilevante per il rilascio di mandati di autorizzare CSIS ad effettuare alcune attività di indagare una minaccia per la sicurezza del Canada al di fuori del Canada; Proteggere l’identità del CSIS fonti umane di comunicazione, simile a tutele di informatori a canadesi forze dell’ordine; e Proteggere l’identità di dipendenti CSIS che possono impegnarsi in attività segrete in futuro. In secondo luogo, il governo introdurrà modifiche tecniche al rafforzamento Canadian Citizenship Act per consentire al governo di chiedere prima applicazione delle disposizioni di revoca della cittadinanza che hanno ricevuto l’assenso reale il 19 giugno 2014. Tali disposizioni consentiranno il Ministro della Cittadinanza e dell’Immigrazione di revocare canadese cittadinanza di doppia cittadinanza che sono condannati per terrorismo, alto tradimento e tradimento o di spionaggio reati, in base alla sentenza ricevuto. Questa azione rafforzerà l’alto valore della cittadinanza, e di garantire che i doppi cittadini che sono stati condannati per atti terroristici non continuino a beneficiare di cittadinanza canadese. Queste misure dimostrano il continuo impegno del nostro governo di fare ciò che è necessario, nel rispetto della legge, per evitare che i terroristi e gli estremisti violenti di compiere attacchi feroci contro i canadesi”. In effetti viene proposto una legge che permetta al Canadian Security Intelligence Service, CSIS, di poter condurre indagini sul terrorismo anche all’estero. Inoltre, è stato proposto di fornire ai suoi dipendenti protezioni simili a quelle per gli informatori delle forze dell’ordine canadesi. Un passaggio questo, di certo diretta conseguenza di quanto accaduto negli ultimi tempi in Canada specie ad Ottawa. Nella capitale il 22 ottobre scorso un uomo di origine canadese e convertitosi all’Islam, Michael Zehaf-Bibeau, dopo aver ucciso un soldato a guardia del National War Memorial di Ottawa ha poi attaccato la sede del Parlamento, Hill Center Block, dove è morto nel corso di una sparatoria con le forze di sicurezza. Secondo le autorità canadesi sono oltre 130 gli individui di origine canadese che sono stati all’estero e sono sospettati di essere coinvolti in attività legate al terrorismo.

