Le forze di sicurezza nigeriane negli ultimi giorni sono impegnate su più fronti a fronteggiare l’ennesima offensiva terroristica del gruppo ribelle di Boko Haram. La situazione è tragica nello stato di Adamawa dove, dopo che i miliziani islamici hanno conquistato, senza colpo ferire benché difesa da almeno un battaglione di soldati, la città di Mubi, in migliaia hanno abbandonato ogni loro avere per sfuggire al dramma della guerra. Finora, sono oltre 10mila le persone che sono state raccolte in 5 campi di fortuna allestiti nei pressi della capitale, Yola. Altre migliaia vagano invece, nelle campagne o hanno trovato ricovero nei villaggi vicini. A Mubi attualmente sono invece, rimasti intrappolati decine di migliaia di residente di cui non si conosce il destino. Il gruppo islamico dei Boko Haram che conduce da oltre 5 anni una lotta contro il governo centrale nigeriano vuole creare un stato islamico nel nord del Paese africano. Allo scopo di raggiungere il suo intento il gruppo ribelle mette in atto azioni terroristiche allo scopo di destabilizzare tre stati del nord-est, Adamawa, Borno e Yobe. Man mano che le città nigeriane cadono sotto il loro controllo in esse viene istituita un’autorità basata sulle leggi islamiche. Una situazione drammatica che ha spinto l’ex candidato alle presidenziali e membro del All Progressives Congress, APC, Alhaji Abubakar Atiku, ad invitare le varie agenzie di soccorso internazionali che operano in Nigeria a raddoppiare i loro sforzi per fornire aiuti umanitari alla popolazione civile fortemente colpita dalle azioni terroristiche di Boko Haram. Atiku ha anche lanciato accuse di essere responsabile dello stato in cui è caduto il Paese africano il presidente nigeriano, Goodluck Jonathan. La situazione è davvero anomala in Nigeria. Poche migliaia di ribelli stanno mettendo in scacco uno degli eserciti considerato il più moderno, meglio addestrato ed equipaggiato dell’Africa. Inspiegabilmente, questi soldati sembrano non essere capaci di difendere le popolazioni civili ne di far fronte agli assalti d miliziani islamici di Boko Haram. Un caso esemplare è stata la caduta, la scorsa settimana, della città di Mubi. I militari, posti alla sua difesa, due brigate e un gruppo di appoggio, all’arrivo dei miliziani hanno abbandonato la città dandosi alla fuga senza colpo ferire. Attualmente almeno 5 alti ufficiali, tra cui il comandante, sono agli arresti sotto inchiesta per codardia davanti al nemico.
Ferdinando Pelliccia

