Si è trattato di un vero e proprio assalto quello compiuto stamani ad una sinagoga a Gerusalemme nel sobborgo di Har Nof, su Agasi Street. Uomini armati di pistole, asce e coltelli, sono arrivati all’ora della preghiera e secondo una prima ricostruzione ne è stata una sparatoria tra gli attentatori e la polizia presente alla sinagoga. Il bilancio finale dell’attentato è stato di almeno quattro israeliani uccisi e otto feriti, sei fedeli e due poliziotti. Attualmente è in corso una caccia all’uomo senza quartiere l’intera area è stata isolata. Due degli attentatori sono stati uccisi, mentre si cerca un terzo riuscito a scappare. Un comunicato ufficiale di Hamas ha rivendicato l’attentato spiegando che si tratta di una risposta all’uccisione dell’autista di autobus Yusuf Hassan al-Ramouni, trovato impiccato al capolinea di Har Hotzvim domenica notte. Inoltre, nella nota Hamas spiega che l’attentato di Gerusalemme vuole essere anche una risposta ai crimini di Israele ad Al-Aqsa e chiede la continuazione di azioni di vendetta. Nella Striscia di Gaza alla notizia dell’attentato ci sono stati veri e propri festeggiamenti. La risposta del premier israeliano Benyamin Netanyahu è stata dura e diretta. Il capo del governo ha definito l’attentato un crudele assassinio di ebrei che si erano recati a pregare, da parte di biechi assassini ed ha promesso una dura reazione da parte di Israele.
Kerry, attacco a sinagoga atto di puro terrore
L`attacco alla sinagoga di Gerusalemme è un atto di “puro terrore” che “non ha posto nel comportamento umano”. Questo il commento da Londra, dove si trova in visita, del segretario di Stato Usa John Kerry al grave attacco terroristico di stamani. Come riportano i media israeliani, Kerry ha chiamato il premier Benjamin Netanyahu per esprimere le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. Il segretario di Stato ha anche lanciato un appello ai leader palestinesi affinchè condannino l`attacco che ha provocato la morte di quattro persone.
Livni: Is non c’entra, attacco è opera dei palestinesi
L`assalto alla sinagoga di Gerusalemme non va collegato ai jihadisti dello Stato Islamico, si tratta di un attacco terroristico palestinese con motivazioni nazionaliste. Lo ha detto il ministro della Giustizia israeliano Tzipi Livni a Ynet. Lo Shin Bet, l`intelligence interna israeliana, intanto sta interrogando i familiari dei due assalitori della sinagoga di Gerusalemme per verificare il loro eventuale coinvolgimento nell`attacco. Lo riferiscono i media israeliani.