raffaelecantone2 Stamani a Giugliano nel napoletano il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, intervenendo ad un corso di aggiornamento professionale organizzato dall’Odg della Campania ha parlato di corruzione e di Legge Severino. Cantone ha voluto sottolineare il fatto che è difficile individuare fatti di corruzione per cui è difficile che la prevenzione da sola basti a contrastare la corruzione e che è più facile individuare infiltrazioni mafiose. “Con indagini serie e approfondite emergono i valori di livello della corruzione che sono livelli elevatissimi”, ha affermato Cantone spiegando alla platea di giornalisti, presenti presso la Biblioteca Comunale del comune campano, che il vero Sblocca-Italia è la lotta alla corruzione. “La lotta alla corruzione  deve essere uno strumento per spingere il PIL di almeno l’1 %” ha affermato il magistrato aggiungendo di ritenere il massimo ribasso uno strumento pericolosissimo che favorisce infiltrazioni e che dietro può nascondere imprese che utilizzano capitale illecito.  “Nei sistemi dove opera la corruzione non vi è innovazione”, ha spiegato Cantone aggiungendo che “la corruzione la paga il cittadino e blocca il mercato e peggiora i livelli dei servizi”. Il presidente dell’Anticorruzione ha voluto poi, spezzare una lancia a favore della Legge Severino affermando che non si spiega le molteplici critiche a questa norma. Il magistrato ha giudicato positivamente la legge.  Poi, si è soffermato su tre passaggi. Il primo, occorrono Pubbliche Amministrazioni che siano in grado di mettere in campo anticorpi, attuando piani anti corruzione e individuando settori di rischio, indicando come intervenire su questi settori. Il secondo,  la trasparenza è il vero cane da guardia della corruzione in quanto è il modo per conoscere come opera una pubblica amministrazione. Tutti gli atti devono essere pubblici. Il terzo passaggio, l’infedeltà e il requisito di moralità. Per Cantone le amministrazioni pubbliche devono essere soggetti integri. Non basta la presunzione di innocenza, ma ci  vuole certezza di integrità morale per le persone che ricoprono ruoli esponenziali. Per Cantone finchè la corruzione  sarà culturalmente tollerata sarà difficile da combattere e abbattere.  “Il corrotto e il corruttore sono persone che arrecano un enorme danno a tutto il sistema economico e sociale”, ha spiegato il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.