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Città del Messico, 8 nov.  Due membri della gang di narcos Chilpancingo hanno confessato che i 43 studenti messicani scomparsi dallo scorso settembre sono stati uccisi e poi bruciati. E` quanto ha reso noto il procuratore generale del Messico, Murillo Karam, precisando quindi che, sulla base di queste confessioni, vi sono concrete ragioni di credere che i resti carbonizzati trovati appartengano ai ragazzi scomparsi. Ma, ha poi aggiunto, per avere la certezza dell`identificazione bisogna concludere il difficile esame del Dna. “Io devo identificarli, e farò tutto quello che è in mio potere per poterli identificare, per sapere se sono gli studenti”, ha detto Murillo.