Arrivavano dalla Grecia gli ordini per la cellula jihadista di Verviers che pianificava attentati contro agenti di polizia e commissariati in Belgio. A impartirli, un foreign fighter che si era stabilito in Grecia al suo ritorno dalla Siria e che manteneva contatti telefonici con il fratello di uno dei due uomini uccisi nell’operazione anti terrorismo di giovedì sera, detenuto nel carcere di Lantin. Secondo quanto ha reso noto l’emittente televisiva fiamminga VTM, il coordinatore della cellula è stato identificato come Abdelhamid Abaaoud, 27 anni, di origini marocchine, noto anche come Omar Soussi. La sicurezza belga era stata genericamente avvertita dei contatti sospetti fra un ex combattente in Siria in Grecia e un detenuto di Lantin. E’ stata quindi l’intercettazione delle loro telefonate a consentire agli inquirenti di scoprire il piano per nuovi attentati in Belgio e identificare il coordinatore delle operazioni, sia dal punto di vista operativo che finanziario. L’intelligence belga avrebbe quindi chiesto ai servizi greci di intervenire, ma senza successo.
Soldati a Bruxelles e Anversa
Il Belgio dispiega fino a 300 soldati a Bruxelles e Anversa dopo l’operazione anti-terrorismo condotta giovedì scorso.
Secondo un comunicato dell’ufficio del primo ministro Charles Michel, i militari potrebbero anche essere di stanza nella città orientale di Verviers, dove giovedì due sospetti jihadisti sono stati uccisi in un raid della polizia. “I soldati mobilitati – precisa la nota – saranno armati e il loro dovere primario sarà il controllo di alcuni siti”. La decisione è stata presa venerdì sera in una riunione di governo, durante la quale i ministri hanno discusso le misure per aumentare la vigilanza e la sicurezza alla luce dello sventato piano terroristico.
Dalla Francia, intanto, arriva la notizia che Cherif Kouachi, uno dei due fratelli autori della strage alla sede di Charlie Hebdo, “dovrebbe essere sepolto nella parte musulmana del cimitero di Gennevilliers”, nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine, nella regione dell’Ile-de-France, dove viveva. A scriverlo è ‘Le Parisien’.
Continuano poi le proteste per la pubblicazione della caricatura di Maometto da parte della rivista satirica. Almeno quattro persone sono morte e decine sono rimaste feriti nelle manifestazioni di venerdì a Zinder, in Niger. Le vittime sono un poliziotto e tre civili.