danteNel 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri, la rete degli Istituti italiani di cultura è impegnata nel celebrare il padre della lingua italiana. Anche sulle rive del Danubio, l’Iic Budapest dedica all’autore della Divina Commedia una serie di eventi. L’appuntamento più vicino è per lunedì 26 gennaio, presso la Sala Federico Fellini dell’Istituto (ore 18), con lo spettacolo “Vita Nuova / Dante Alighieri”, con Paolo Antonio Simioni (che cura anche la regia) e Giuseppe Paolo Cecere. “Lo spettacolo – parole e musica – vede gli interpreti impegnati ad accompagnare il pubblico in un flusso ininterrotto – si legge nella nota di presentazione dell’Iic -: dal monologo alla dizione poetica, dalla narrazione alla parola in musica, fino alla pura esecuzione musicale”. Specialista del metodo Stanivslavskij, Simioni è stato uno dei più giovani allievi della coach americana Susan Batson. Preparatore di livello internazionale, agisce prevalentemente tra Italia e Ungheria. Come regista e attore ha collaborato con alcune tra le maggiori istituzioni culturali dei due Paesi nell’ambito del cinema, della televisione, del teatro e dell’arte.

L’Istituto di Budapest, una sede prestigiosa

Nell’ottavo distretto di Budapest, in Bródy Sándor utca 8, si trova l’edificio che dal 1865 al 1902 fu la sede del Parlamento ungherese e che attualmente ospita l’Istituto italiano di cultura di Budapest. Questo edificio, che fa parte dei monumenti del XIX secolo più notevoli di Budapest, fu progettato da Miklós Ybl, uno fra i più grandi architetti ungheresi, che progettò fra l’altro l’Opera, la Basilica di Santo Stefano e l’Università di Economia. L’edificio dell’Istituto è forse il migliore esempio della scuola neorinascimentale del primo eclettismo e, come sede del primo Parlamento d’Ungheria, è anche un monumento fondamentale della storia politica ungherese. Nel 1902 il Parlamento si trasferì dall’edificio provvisorio alla sede definitiva in riva al Danubio e fino al 1920 l’edificio in Bródy Sándor utca 8 ospitò fiere e mostre. Nel novembre 1920 venne costruita una cabina di proiezione al piano superiore per proiettare i film. Nel 1942 lo Stato italiano entrò in possesso del palazzo, in base ad un accordo firmato a Roma nel 1935. Dopo numerosi lavori di restauro, sia della facciata esterna che dell’interno, la sede dell’Istituto italiano di cultura per l’Ungheria venne inaugurata il 21 giugno 1943, alla presenza di alte personalità italiane e ungheresi. La sede dell’Istituto dispone di una sala cinema (140 posti) e di un salone per esposizioni, convegni, teatro e concerti (circa 500 posti).