casa-biancaWashington, 27 gen. Nessun attacco, né un tentativo di spionaggio. Il piccolo drone che si è schiantato lunedì sul prato della Casa Bianca appartiene a un dipendente del governo. E’ stato lo stesso impiegato a presentarsi alle autorità dopo il ritrovamento del dispositivo nel parco dell’edificio presidenziale. Secondo quanto riferisce il Secret Service, l’uomo, che non lavora alla Casa Bianca, ha perso il controllo del drone, provocando lo schianto che ha fatto scattare l’allarme e il ‘lockdown’, cioè la misura di sicurezza che prevede che nessuno entri o esca da un edificio. L’impiegato ha “collaborato totalmente” con le autorità, si legge in un rapporto dei servizi, e le indagini iniziali hanno dimostrato che il drone stava volando a scopo ricreativo e che non aveva installata alcuna macchina fotografica. Ad ogni modo, dopo le ultime crisi legate alla sicurezza alla Casa Bianca e diverse intrusioni nell’edificio presidenziale tra settembre e ottobre, l’inchiesta va avanti.