“La nomina del Procuratore Generale della Corte dei conti è disposta dal Consiglio di presidenza, a seguito di un’apposita procedura concorsuale, e formalizzata con un Decreto del Presidente della Repubblica, controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri”. A precisarlo in una nota è la Corte dei Conti in merito a quanto riportato in un articolo di stampa nel quale sono contenute “alcune illazioni particolarmente gravi e prive di ogni fondamento nei confronti della Corte dei conti”.
‘Il Fatto Quotidiano’ in un articolo pubblicato oggi sostiene “che sei giorni dopo la pubblicazione della sentenza che ha definitivamente assolto il Presidente del Consiglio per la vicenda dei portaborse assunti in Provincia il Governo, su proposta dello stesso Renzi e per decreto, ha ratificato la nomina del magistrato che presiedeva il collegio giudicante a Procuratore Generale della Corte dei Conti”, Martino Colella.
Nello specifico, spiega ancora la Corte dei Conti, “alla procedura concorsuale bandita dal Consiglio di presidenza il 17 dicembre 2014, hanno partecipato sette Presidenti di Sezione della Corte dei conti. All’esito delle audizioni personali degli interessati e valutati i fascicoli e i curricula dei singoli candidati, il Consiglio di presidenza, nell’adunanza del 13-14 gennaio 2015, ha nominato, all’unanimità, Procuratore Generale della Corte dei conti il Presidente di Sezione dott. Martino Colella, peraltro già primo nella graduatoria parziale elaborata sulla base dell’anzianità di servizio e della professionalità specifica, in considerazione dell’elevatissimo spessore professionale e dell’indiscusso prestigio dello stesso”, conclude la Corte dei Conti.