bossetti-massLa Procura di Bergamo sceglie una data significativa per la chiusura indagine nei confronti dell’indagato Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere con l’accusa di aver ucciso con crudeltà la 13enne Yara Gambirasio. Ieri, 26 febbraio, era l’anniversario del ritrovamento del corpo senza vita della giovane ginnasta (era il 2011, ndr) in un campo abbandonato di Chignolo d’Isola.

Dopo un’inchiesta durata quattro anni, prima a carico di ignoti poi contro Bossetti, il pm Letizia Ruggeri ha consegnato all’avvocato del 44enne muratore il cosiddetto 415 bis, l’articolo del codice di procedura penale con cui si segnala all’indagato la conclusione delle indagini preliminari. Ma anche su questo tema difesa e procura si scontrano. “Quando stamattina sono andato a ritirare la documentazione – spiega l’avvocato Claudio Salvagni all’AdnKronos – ho scoperto che è stato depositato solo una parte dei fascicoli e che ne mancano diversi”. Un fatto “inaccettabile, ancora una volta si applica un codice personale, siamo di fronte – sottolinea l’avvocato – a una scorrettezza processuale”.

L’indagine riempie quasi 60mila pagine e costerà a Bossetti – la difesa acquisirà una copia informatica – “circa 4mila euro”. Il legale stamane non ha acquisito neppure una pagina firmata dal pm e tornerà lunedì in procura per vedere se il fascicolo “è completo”. Un ‘ritardo’ che pesa sulla difesa: dal giorno del deposito il legale ha a disposizione 20 giorni di tempo per preparare una memoria e consegnare le controdeduzioni alle accuse formulate dalla procura.
Nuovo ricorso Bossetti al Riesame fissato al 10 marzo

E’ stata fissata per il prossimo 10 marzo l’udienza davanti ai giudici del Riesame di Brescia per decidere sulla nuova istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Claudio Salvagni, difensore di Massimo Giuseppe Bossetti in carcere dal 16 giugno scorso con l’accusa di aver ucciso con crudeltà Yara Gambirasio. Si tratta del secondo ricorso davanti al tribunale della Libertà, dopo il no dell’ottobre scorso e dopo il doppio rigetto alla scarcerazione deciso dal gip di Bergamo.

L’avvocato ritenta questa strada dopo le novità emerse dalle analisi del Dna riportate nella consulenza tecnica della procura firmata da Carlo Previderè. Secondo questa relazione, del gennaio scorso, ci sarebbero dei dubbi relativamente alla traccia genetica mista (Yara -‘Ignoto 1’) trovata sui leggings della vittima, scomparsa il 26 novembre scorso da Brembate di Sopra (Bergamo).

In particolare, se Bossetti e ‘Ignoto 1’ sono compatibili per quanto riguarda il Dna nucleare, il Dna mitocondriale di Bossetti non combacia con quello di ‘Ignoto 1’. Dubbi che per il pool difensivo sono sufficienti per chiedere, nuovamente, che Bossetti lascia il carcere di Bergamo dopo è detenuto da oltre otto mesi.