bossetti-mass“Ciao amore mio perdonami se ti sto facendo tribulare per tutto, cerco di farmi forza, ma credimi stando chiuso in queste quattro mura mi sembra di soffocare, lo sai come sono giudicato qui, hanno fatto correre le voci, Bossetti ammazza bambini, stupratore va beh, perfino scritte offensive sui muri”. Inizia così una lettera che la scorsa estate Massimo Bossetti, dietro le sbarre del carcere di Bergamo con l’accusa di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio, rivolge alla moglie Marita Comi.

Sottolinea come l’accusa di aver ucciso con crudeltà la giovane ginnasta abbia cambiato la sua vita: “non è quella di prima, e mi porta alla disperazione, qui è sempre un casino tutti che gridano è un manicomio, ho una paura di cadere in una forte depressione di non riuscire più a controllarmi, qui c’è tanta solitudine, malinconia, ansia, mi sento tanto solo, solo contro tutti” e delle preghiere che recita ogni giorno con don Fausto.

“Eravamo proprio una bella famiglia, una famiglia unita e ora ce l’hanno rovinata la mia vita non sarà più come prima non riesco ad accettare tutto questo male c’è troppo dolore dentro di me (…) Credimi qui dentro sono messo a dura prova, ma tenterò di andare avanti perché sto vivendo per il forte amore che c’è in me per te e per i nostri figli”.

Una lunga lettera in cui si rivolge anche ai suoi figli, in primis al primogenito a cui affida il ruolo di capo famiglia, “devi essere fiero che tuo papà ti cede quella parte perché è una parte molto importante, chiedo una sola cosa di promettermi di fare il bravo con le tue sorelle di non rispondere alla mamma perché lei in questo momento si sente tanto sola anche se ci siete voi e fa di tutto per non dimostrarvelo, allora devi aiutarla ad andare sempre d’accordo e obbedire (…) Sono contento – scrive Bossetti – che dormi insieme alla mamma, così lei non si sente sola e soprattutto gli dimostri che gli vuoi tanto bene”.

E aggiunge: “dobbiamo farci tutti forza – aggiunge l’uomo in carcere dal 16 giugno scorso – e aspettare di riabbracciarci, volerci bene come una volta, diglielo anche alle tue sorelle di non preoccuparsi che ci rivedremo presto e faremo una grande festa, dove giocheremo sempre insieme e nessuno ci dividerà”.

E alle piccole di casa rivolge il suo ultimo pensiero: “grazie delle lettere che avete scritto, e i disegni che avete fatto con i cuoricini, la coccinella e i fiorellini, sono bellissimi li ho appesi con le foto del mare tutte sul muro della camera, mi raccomando ubbidite anche voi sempre alla mamma, cercate di giocare insieme e di non litigare e di andare d’accordo, così fate contenta la mamma e il papà che vi pensa sempre, e vi vuole tantissimo bene. (…) Quando arriverò a casa, giocheremo sempre di più, ve lo prometto, staremo sempre insieme sempre uniti, vi voglio tantissimo bene ma mancate tutti anche a me, un grosso abbraccio e tantissimi baci”.