Una coppia è stata rapinata questa notte in un’abitazione a Vernazza, nelle Cinque Terre (La Spezia). I carabinieri del comando provinciale spezzino ritengono si tratti di un tentativo di furto sfociato in rapina. Intorno all’una tre uomini, forzando una finestra, sono entrati nell’abitazione, in cui solitamente vive la proprietaria, una donna di 65 anni, e si sono messi alla ricerca di oggetti da rubare,cercando di non svegliarla. La donna, che era in compagnia di un uomo di 66 anni, ha avvertito la presenza degli intrusi e ha cercato di dare l’allarme. I tre hanno immobilizzato i due occupanti della casa con oggetti di fortuna: l’uomo, colpito prima con pugno, è stato legato ai polsi con un calzino, la donna con una corda trovata in casa.

I rapinatori hanno rubato soltanto il contante, un migliaio di euro e quegli oggetti che avrebbero potuto rivendere più facilmente, due Rolex d’oro e un anello di valore, trascurando altri oggetti,come l’argenteria, più difficili da trasportare e per i quali,probabilmente, non disponevano dei canali di ricettazione adeguati.Si calcola che il valore del bottino si aggiri sui 10.000 euro.Legati in modo sommario, i due rapinati sono riusciti a liberarsi appena i tre hanno lasciato la casa, e hanno avvertito i carabinieri.L’azione dei militari è stata fulminea: pochi minuti dopo avere ricevuto la telefonata, il comando provinciale aveva inviato cinque pattuglie sul posto, a presidiare i punti strategici per la fuga,oltre al personale tecnico che ha eseguito i rilievi scientifici. È stato allertato anche il comando di Sarzana. In val di Magra i carabinieri hanno arrestato un marocchino e un bosniaco, sorpresi a bordo di un’auto rubata e con arnesi da scasso. Si sta controllando se i due siano ricollegabili alla rapina di Vernazza. Anche i rapinatori sono stati velocissimi, tanto che i carabinieri hanno allertato le forze di polizia delle stazioni della linea tra Vernazza e Genova, nell’ipotesi che i tre siano riusciti a prendere il treno che a Vernazza si è fermato all’1.20.

L’ipotesi ritenuta più probabile, però, è che i tre siano giunti a Vernazza in auto,lasciando il mezzo a una certa distanza dalla casa- bersaglio e percorrendo gli stretti viottoli a piedi. Gli investigatori ritengono che elementi utili per l’identificazione dei tre, che secondo quanto riferisce la donna tra loro parlavano una lingua straniera ma a lei si sono rivolti in italiano e sono di carnagione bianca, possano venire dai rilievi che il Ris di Parma sta eseguendo sul materiale sequestrato.