“La Lazio ha cambiato rotta. E’ da Champions League e ha davanti un grande futuro. La allenerei? Volesse il cielo…”. Delio Rossi osserva con soddisfazione, e un pizzico di nostalgia, le imprese della formazione biancoceleste. La squadra allenata da Stefano Pioli gioca in questo momento il miglior calcio della Serie A, ha travolto la Fiorentina per 4-0 e ha agganciato il Napoli al terzo posto.
La Champions League è un obiettivo concreto per la società che manca dal principale palcoscenico europeo dalla stagione 2007-2008: sulla panchina, in quell’annata, c’era proprio Rossi. “Credo che i tempi siano maturi per rivedere la Lazio in Champions”, dice il tecnico romagnolo all’Adnkronos.
“La squadra sta bene e offre un ottimo calcio. Rispetto alle rivali dirette, poi, non ha l’impegno dell’Europa League e questo può fare la differenza nel momento chiave della stagione”, spiega. “All’inizio del campionato -prosegue- mi auguravo che la Lazio crescesse come poi è effettivamente successo. La società ha operato bene e ha fatto scelte in controtendenza rispetto al passato: prima si puntava su ‘instant team’, ora si guarda anche in prospettiva con talenti come Felipe Anderson e Keita, capaci di ottenere anche risultati immediati. I meriti dell’allenatore, poi, sono evidenti”.
Non è il caso di fare paragoni con la Lazio di quasi 10 anni fa: “Quando c’ero io in panchina -ricorda Rossi- bisognava salvaguardare l’aspetto tecnico, perché la Lazio è sempre un top club, ma anche fare i conti con le esigenze economiche del momento. Mi piacerebbe allenare questa Lazio? Volesse il cielo…”.
I risultati attuali premiano le scelte del presidente Claudio Lotito: “E’ diventato un personaggio chiave nel sistema calcio? Io sono uomo di campo, non mi piace parlare di quello che non riguarda il terreno di gioco. Il presidente è una persona molto caparbia, ostinata: quello che si mette in testa, alla fine, lo porta a termine”. Lo stesso approccio dovrà caratterizzare la squadra nell’ultima porzione di stagione.
“Roma, Lazio, Napoli e Fiorentina si giocheranno i posti per la Champions fino alla fine, sarà una lotta punto a punto. E dipenderà anche dal cammino che eventualmente faranno le italiane in Europa League. La Fiorentina, ad esempio, contro la Lazio mi è sembrata stanca: per proporre il loro gioco, i viola hanno bisogno della condizione fisica. Se poi manca un vero terminale offensivo, i problemi aumentano”, dice.

