corriasgrubesaL’Italia e la Bosnia Erzegovina rafforzano la cooperazione sul versante giudiziario. Il nostro ambasciatore a Sarajevo, Ugerro Corrias, ha incontrato il neo ministro della Giustizia del paese balcanico, Josip Grubesa. Al centro dei colloqui la finalizzazione dell’Accordo aggiuntivo alla Convenzione di Parigi del 1958, in materia di estradizione fra le due nazioni e il percorso di riforme che Sarajevo sta portando avanti nel settore, per rafforzare lo stato di diritto e la lotta alla corruzione. Sul primo versante, Grubesa ha accolto l’invito del ministro della Giustizia Andrea Orlando di recarsi a Roma per la firma del testo, gia’ sottoscritto da entrambi i Paesi. 

Percorso di riforme che Sarajevo sta portando avanti per rafforzare lo stato di diritto e la lotta alla corruzione

Sul secondo, i due interlocutori hanno convenuto sull’importanza che stato di diritto, rispetto dell’ordinamento costituzionale e corretta attuazione delle norme, rivestono nel rapporto fra lo Stato ed i suoi cittadini. Oltreche’ un prerequisito per poter entrare nell’Unione Europea, un’azione decisa del Governo su questi temi e’ necessaria per garantire ad ogni cittadino bosniaco la piena tutela dei propri diritti e per poter attrarre investimenti e capitali fondamentali per lo sviluppo del Paese. “Il ministro Grubesa ha di fronte a se’ un compito molto importante. – ha affermato l’ambasciatore Corrias -. Certezza del diritto e indipendenza della magistratura costituiscono le basi di un sistema democratico in salute. In Bosnia c’e’ molto da fare, ma l’Europa e l’Italia sono pronti ad assistere il paese. Un primo passo sara’ la prossima firma a Roma dell’Accordo Aggiuntivo al Protocollo di Parigi in materia di estradizione fra i due Paesi, su invito del ministro Orlando”.