70 anni fa moriva “Delano” Roosevelt ma non certo il suo grande valore.

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Ho atteso “silente” questo giorno che finalmente è arrivato. Approfitto di questa data storica – 12 Aprile – per “regalarmi e regalarvi” un piccolo tributo ai Massoni d’America in concomitanza con la morte del Presidente Franklin Delano Roosevelt. Non una data qualsiasi, non una preferenza a caso e non una decisione senza una logica. C’è un perché in tutto quello che si fa, e dunque è proprio oggi che ho scelto di onorare il prestigioso ordine iniziatico mondiale. La motivazione è di alto merito e di sicura validità, poiché è in queste ore infatti che ci lasciava, 70 anni fa, il più autorevole di tutti, l’illuminato, l’eccelso, il magnifico. Il quattro volte eletto alla White House (unico nella storia), il Gran Maestro, il “Cavaliere Templare”, il 32° Presidente, il 32° grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato e il più rappresentativo dell’Ordine “giovanile” DeMolay. Di nomi altisonanti e illustri nella Massoneria d’oltreoceano, ve ne sono tanti in ogni campo: Walt Disney per il cinema, Michael Jordan per lo sport, Neil Armstrong per l’esplorazione, Henry Ford per l’industria, James Hoban per l’architettura, Albert Einstein per la scienza, Harry Houdini per la magia, Mark Twain per la letteratura, lo stratega Marshall e il Generale MacArthur per il mondo militare o una delle tante, innumerevoli autorità che si sono avvicendate tra il Campidoglio e la Casa Bianca… Nativi, “adottati” o naturalizzati americani, la mia personale scelta è caduta su di lui, inevitabilmente!
Il marinaio, il Sublime Principe del Real Segreto; Sua Maestà “Delano” Roosevelt. E’ lui l’egregio Massone che prende sotto braccio la sua amata nazione in piena crisi, nel ’29, e la porta nell’olimpo grazie ai New Deal e alle straordinarie riforme economiche. E’ lui che cerca di integrare al meglio le varie etnie all’interno dei cinquanta stati, ed è lui che si confronta magistralmente in politica estera con l’intellettuale Churchill e il Maresciallo Stalin. Ma è soprattutto lui che arditamente, dopo una lunga e sofferta attesa, prende la vincente decisione di scendere in campo per liberarci tutti dalla follia nazista. La misticità di quel suo dollaro coniato nei primi anni Trenta e i simboli sopra raffigurati sono divenuti parte integrante della nostra società, che ci ha traghettato lentamente dalle buie ere dei secoli dannati alla luce tanto agognata.

Un Maestro dunque oltre che leader, di un “arte reale” e di un “obbedienza” che ha fatto grande l’AMERICA e che ha dato una svolta epocale a metà Novecento per l’intero emisfero occidentale. La Massoneria per il popolo statunitense è vanto e orgoglio e non solo per il ricordo del suo fondatore Washington ma anche grazie a Roosevelt, uno dei più adorati leader di tutti i tempi. Perché la, oltre oceano, non solo è considerata un sistema meraviglioso di moralità, ma è quasi equiparabile ad un vero e proprio “patrimonio nazionale”. C’è una sostanziale differenza tra noi e loro, che si racchiude in una splendida massima di George Oliver; “se tu resti in silenzio quando essa viene attaccata tu condanni con le tue azioni ciò che la tua coscienza approva”. E allora in piedi signori, davanti a questo carismatico Venerabile, salito in cielo il 12 aprile 1945, ma tutt’ora vivo e presente fra noi tramite le sue indimenticabili gesta. Colui che ha sempre basato la sua grandiosa esistenza su una delle principali virtù: l’Onore! Quel tipo di onore che rende immortali i migliori; l’onore per se stesso, per il Dio in cui credeva, ma soprattutto, cosa ben più importante, per il suo prossimo, PER IL SUO POPOLO!

Mirko Crocoli