Non si ferma più il Catania, che stende la Ternana con un gol per tempo e ottiene la quinta vittoria consecutiva. Le firme sono di Maniero e Castro.

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24 apr. 2015 Dal nostro inviato al “Cibali” – Simone Toninato – Ci sono voluti dieci anni perché il Catania vincesse nuovamente cinque partite di fila: l’ultima volta era accaduto nella stagione 2005-2006. C’è voluto Marcolin, tra lo scetticismo generale, a tirare fuori i siciliani dalla zona retrocessione, fin quasi a rispolverare i sogni play-off. Ancora distanti, ma non troppo. E ci hanno dovuto pensare Maniero e Castro a interrompere l’inviolabilità della porta ternana, che durava da oltre quattrocento minuti: più di quattro partite intere, cui va aggiunto tutto il primo tempo del “Cibali”, perché il gol subito da Brignoli è arrivato quando anche il recupero della prima frazione stava volgendo al termine. Fino a lì il Catania aveva raccolto un corner appena, palesando una certa difficoltà nel costruire gioco. Marcolin non lo nega, anzi: «La Ternana è stata brava a crearci delle difficoltà, con il 3-5-2». Ed è vero, perché gli ospiti sono stati indubbiamente bravi a distruggere il gioco altrui, meno a costruire il proprio. Nonostante ciò, Maniero, che recrimina per due presunti rigori (uno c’era, l’altro no), ha bucato Brignoli deviando imparabilmente il cross di Rosina, che aveva tagliato il campo da sinistra verso il centro. Persa l’impermeabilità difensiva, la Ternana ha smarrito anche l’ordine, non ha trovato l’inventiva sperata e ha subito il secondo gol. Pregevole, è giusto dirlo, la segnatura di Castro. L’argentino, imbeccato da Calaiò, è partito sul filo del fuorigioco, ha galoppato fino a trovarsi occhi negli occhi con l’estremo difensore ospite e lo ha scavalcato con un tocco sotto. Delizioso.
Marcolin si gode il successo, i consensi e i complimenti, ma non potrà contare sulla presenza di Del Prete (squalificato) nella trasferta di Bologna. E c’è di peggio, perché: «Del Prete si è infortunato» – ha continuato il tecnico – «E non ci sarà neanche Belmonte», anch’egli infortunatosi, ma durante un allenamento. «Ma adesso – ha concluso il bresciano – voglio godermi il momento, almeno fino a domani pomeriggio». Lo ha detto con un sorriso ampio, carico di soddisfazione per quanto fatto nell’ultimo mese.

TABELLINO:

CATANIA (4-3-1-2): Gillet; Del Prete (dal 44′ st Sauro), Schiavi, Ceccarelli, Mazzotta; Escalante, Rinaudo, Coppola (dal 39′ st Odjer); Rosina; Calaiò, Maniero (dal 18′ st Castro). (Terracciano, Parisi, Capuano, Chrapek, Martinho, Rossetti). All.: Marcolin

TERNANA (5-3-2): Brignoli; Dianda (dal 21′ st Crecco), Janse, Valjent, Fazio, Vitale; Gavazzi, Viola (dal 33′ st Falletti), Eramo (dall’11 st Palumbo); Avenatti, Ceravolo. (Sala, Gagliardini, Russo, Milinkovic, Bojinov, Dugandzic). All.: Tesser

MARCATORI: 46′ pt Maniero, Castro 32′ st.

AMMONITI: Maniero, Del Prete (C), Vitale, Palumbo e Falletti (T).

ESPULSI: nessuno.

ARBITRO: Ghersini di Genova.

ASSISTENTI: Borzomì di Torino e Soricaro di Barletta.

QUARTO UOMO: Abisso di Palermo.

Incasso: 44.898 euro.