Il Catania chiude la gara nel primo tempo. Un rigore con espulsione annessa la riaprono. A dieci minuti dal termine, Calil segna il gol vittoria.

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Stadio “Cibali” 25 ottobre 2015 – dal nostro inviato Simone Toninato – Dopo la sconfitta di Caserta, il Catania era chiamato a riprendere immediatamente la via dei tre punti e così è stato. La partita si è rivelata più insidiosa e combattuta del previsto per gli uomini di Pancaro che alla fine hanno prevalso comunque. Le premesse potevano intuirsi già in avvio, quando Basso, dalla distanza, aveva fatto tremare Bastianoni: la sfera era terminata alta oltre la traversa. La suddetta conclusione può definirsi del tutto episodica, se si considera che, Schetter a parte, il resto della prima frazione è stata giocata per larghi tratti nella metà campo ospite. Al 12’ da una azione sviluppata da Calderini sulla destra e concretizzata da Calil è nato il vantaggio catanese. Nella circostanza, Migliaccio, in scivolata, è parso goffo nell’intervento che ha consentito all’attaccante di casa di infilare la porta avversaria. Discorso opposto per Nunzella, bravissimo nell’area dall’altra parte del campo, a salvare su Schetter che aveva saltato anche Bastianoni, ma che si è visto “parare” un gol fatto dal terzino etneo: bravissimo a seguire l’ala pugliese in una diagonale difensiva perfetta. A seguire il raddoppio del Catania, simile per dinamica ma opposto per versante: Scarsella, per Nunzella sulla fascia mancina, cross per Calderini che fredda Viotti per la seconda volta, congelando, almeno in apparenza, il match. Null’altro da appuntare sui taccuini fino al 6’ della ripresa, quando Baclet cade in area e il direttore di gara indica il dischetto e mostra il rosso diretto a Scarsella. Dagli undici metri il centravanti spiazza Bastianoni e, complice l’inferiorità numerica del Catania, riprende per i capelli una partita persa. Lo stesso attaccante francese un quarto d’ora più tardi, questa volta su punizione, scavalca la barriera e sigla il gol del pari, palesando tutte le difficoltà dell’estremo difensore siciliano in quanto a doti plastiche. Quanto detto trova ulteriore conferma su una conclusione di Franchini, stampatasi sulla parte alta della traversa, a portiere battuto a seguito di un errore di posizionamento. Un passo in avanti di troppo, che sarebbe costato caro se la palombella avesse avuto una parabola inferiore di una manciata di centimetri. Per Pancaro piove sul bagnato quando Castiglia, entrato per Lulli, è costretto ad abbandonare per un presunto stiramento. Al suo posto entra Russo. Pochi istanti più tardi da un lancio di Russotto, subentrato a Calderini e scambiatosi di fascia con Falcone, nasce il gol che chiude i giochi. Cross dalla sinistra del fantasista e colpo del ko inflitto ancora da Calil che pareggia il conto con la punta avversaria, una doppietta per parte. Ma il Martina è tutt’altro che una squadra paga del risultato, come dimostra la doppia conclusione in rapida successione di Cristea e Schetter. Bastianoni, questa volta autore di un intervento da applausi, e Garufo, murano entrambi i tentativi e mettono in cassaforte la vittoria che lancia il Catania fuori dalla zona play out, con un occhio a chi precede.

CATANIA (4-3-3): Bastianoni; Garufo, Pelagatti, Bergamelli Nunzella; Scarsella, Agazzi, Lulli (dall’11’ st Castiglia, dal 31’ st Russo); Calderini (dal 16’ st Russotto), Calil, Falcone. (Ficara, Bacchetti, Parisi, Bastrini, Sessa, Barisic, Di Grazia, Rossetti) All. Pancaro.

MARTINA (4-2-3-1): Viotti; Marchetti, Migliaccio, Sirignano, Rullo; Viola, Basso (dal 16’ st De Lucia); Schetter, Bogliacino (dal 37’ Zapacosta), Franchini; Baclet (dal 31’ st Cristea). (Gabrieli, Danese, Gaetani, Curcio, Cristofari, Gabrielloni, Simone) All: Incocciati.

RETI: Calil 12’ e 35’ st, Calderini 21’ (C), Baclet 7’ st (rig.) e 24’ st (M).
AMMONITI: Bergamelli (C), Zappacosta, Viola, Schetter, Marchetti, Cristea (M).
ESPULSI: Scarsella (C).
ARBITRO: Viotti di Tivoli.
ASSISTENTI: Abbagnara di Nocera inferiore e Lombardi di Castellammare di Stabia.
OSSERVATORE ARBITRALE: Perrone di Agrigento.
PAGANTI: 11.329.

Simone Toninato