
Nella strategia della Cooperazione italiana, ha proseguito Cantini, i temi di genere sono “una grande priorità”. Secondo il Direttore Generale il ruolo della donna nello sviluppo e nell’economia del proprio Paese è “un tema che è emerso più volte qui all’Expo, in particolare per quanto riguarda il ruolo della donna nell’agricoltura”. Cantini ha anche ricordato alcune attività della Cooperazione italiana nel settore: tra queste il centro istituito vicino a Betlemme e che “costituisce un esempio di attività a sostegno delle donne e le aiuta a reinserirsi nell’economia e nella società”. Per quanto riguarda l’accesso all’educazione, Cantini ha quindi ricordato i programmi della Cooperazione italiana in Senegal che “possono essere un esempio anche per l’area Mena”.
Altri progetti menzionati dal Direttore Generale nel suo intervento sono stati l’iniziativa di microcredito e microfinanze in Marocco, l’attività di sostegno delle imprese in Tunisia e lo sviluppo dell’artigianato nelle aree rurali dell’Alto Egitto. Il diplomatico ha concluso ricordando che l’articolo 27 della nuova legge sulla Cooperazione italiana prevede la concessione di crediti d’aiuto a tassi agevolati per operatori italiani che vogliano entrare in joint venture con omologhi locali per avviare attività nei settori più disparati. In questo senso, secondo Cantini, serve un “approccio integrato allo sviluppo che deve essere guidato anche dall’Agenda 2030”.