colonia_0Fantasia e talento. Ingegno e curiosità. Virginia Franceschi è un’artista poliedrica che esprime la sua creatività in diversi ambiti. Partendo dai materiali poveri (da lei ricercati assiduamente ovunque e spesso di riciclo) realizza opere di straordinaria bellezza e eleganza formale. Arazzi, mobili, installazioni (passando per panni e cuscini, origlieri e guanciali): Virginia Franceschi unisce magicamente forme e colori, razionalità e fantasia. Grande esperta di cucito, l’artista salernitana fa ora tappa in Germania con una mostra personale. L’Istituto Italiano di Cultura Colonia ospita infatti (fino a venerdì 6 novembre) “Ap-punti su stoffa”. L’artista utilizza, in chiave contemporanea, uno dei più antichi supporti di espressione artistica: il tessuto. Franceschi infatti, trascendendo la dimensione artigianale attribuita convenzionalmente a questo medium, ibrida tecniche diverse quali tessitura, cucito e ricamo, e propone attraverso di esse temi e forme nell’ambito di un linguaggio assolutamente attuale.

“Ap-punti su stoffa”

Nel XX secolo – ricorda l’Iic di Colonia – l’uso di materiali tessili ha, nell’arte italiana, illustri precedenti, tra gli altri Balla, De Pero e i Futuristi, Boetti, Burri e Capogrossi, Kunellis, Pistoletto e Pascali. Tuttavia le opere di Virginia Franceschi si distinguono per un recupero integrale della specificità del mezzo, riscoprendo la grammatica interna della stoffa e del filo che la compone e l’attraversa, esplorandone ogni potenzialità, da quella materica a quella cromatica, e affidandole anche la funzione di koinè di un universo femminile ancora sospeso tra presente e passato, dove le ricamatrici afgane, le donne etiopi o quelle amerindie possono trovare, con la mediazione dell’artista, un luogo di confronto e di scambio.