‘Incastrati’ dalle foto con armi che avevano postato su Facebook. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Venezia, personale della Digos e della Squadra Mobile della Questura di Venezia ha eseguito, in centro storico e nella provincia di Venezia, alcune perquisizioni nei confronti di tre giovani italiani, per la ricerca di armi.
Ad un ventiduenne di Salzano (Ve) sono stati sequestrati un machete, una balestra, un mazzafrusto con due palle dentate, un coltello a serramanico, una cartuccia calibro 12, una cartuccia da caccia in ottone calibro 7×64, un bossolo da caccia in ottone calibro 7×64, una mazza da baseball in legno, una pistola a gas tipo soft air con relativo munizionamento in plastica, priva del prescritto tappo rosso.
Ad un ragazzo di Mirano sono stati sequestrati una mazza da baseball in legno e un machete, verosimilmente gli stessi postati sul social forum Facebook, dove si evince che sono stati portati in luogo pubblico. Nei confronti di un ventunenne veneziano, infine, sono stati sequestrati una decina di Katane, una spada, un tagliacarte con lama affilata, un coltello del tipo da “sopravvivenza” a lama lunga, 4 coltelli da lancio, due pugnali “Sai” a lama lunga, 3 coltelli di grandi dimensioni, un moschettone nero con lama affilata, 13 stelle ninja denominate “shuriken” e un tirapugni in metallo.
Le perquisizioni erano state richieste a seguito delle risultati del monitoraggio che la Digos svolge regolarmente sui principali social network. Erano state, infatti, visualizzate alcune pagine “Facebook” riportanti fotografie di alcuni ragazzi che detenevano, anche in luogo pubblico, delle armi da taglio di grosse dimensioni del tipo “machete”, mazze da baseball e altri oggetti atti a offendere. Apparivano preoccupanti i commenti postati da tre persone, una delle quali aveva chiesto ad altri se fossero “pronti per l’apocalisse”, paventando altresì future “spedizioni punitive”. Gli approfondimenti investigativi effettuati hanno consentito di identificare tre giovani, tutti senza precedenti penali.
I tre sono stati deferiti in stato di libertà per porto di armi ed oggetti atti ad offendere e per il solo giovane di Salzano anche per detenzione abusiva di armi e munizioni.

