gdf-genCon l’arresto di tre soggetti e l’esecuzione di numerose perquisizioni locali, nonché sequestri preventivi di beni, si è conclusa all’alba di questa mattina, un’operazione antiusura coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona ed eseguita dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria. A cadere nelle maglie delle Fiamme Gialle sono stati due usurai operanti in Verona e provincie limitrofe nonché un terzo soggetto ritenuto il riciclatore degli ingenti capitali accumulati illecitamente.

Più precisamente l’operazione ha portato all’arresto di due persone, un uomo e una donna, per reati di usura ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria e di un’altra donna, per riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita ed intestazione fittizia di beni nonché al sequestro preventivo del patrimonio illecitamente accumulato di un valore stimato di oltre 5 milioni di Euro. In particolare si tratta di 45 unità immobiliari dislocate tra Verona, Vicenza, Brescia e Napoli, due società con sede in provincia di Verona e numerosi rapporti bancari e dossier titoli.

Le vittime sono per lo più piccoli imprenditori e commercianti, veneti e bresciani, ma anche lavoratori dipendenti, ai quali i due usurai concedevano prestiti con tassi che potevano raggiungere anche il 260% mensile. Gli usurati, in pressanti necessità economiche, rilasciavano a fronte del prestito garanzie atipiche a condizioni estremamente vessatorie. L’approfondito esame della documentazione acquisita e delle indagini tecniche eseguite, unitamente a mirati accertamenti economico-patrimoniali, hanno consentito di individuare i canali di raccolta e di investimento successivi del denaro riciclato anche attraverso una società di gestione immobiliare.

Il patrimonio accumulato è risultato nettamente sproporzionato rispetto alle dichiarazioni dei redditi presentate dagli indagati. Nello sviluppo dell’attività investigativa è risultata di fondamentale importanza la collaborazione delle vittime.