Il Catania ci ha provato ma non ci è riuscito, il Cosenza ha ottenuto un punto con il minimo sforzo. Perina e il palo hanno negato il gol a Calil, protagonista nelle due migliori occasioni avute dagli etnei.

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Dal Massimino di Catania – Simone Toninato – Il Catania arrivava al secondo appuntamento casalingo stagionale dal positivo pareggio di Lecce. Il Cosenza, dal canto suo, non aveva fatto meglio: solo 1-1 nel derby col Catanzaro. Di diverso c’era eventualmente il tempo a disposizione delle due squadre di smaltire le fatiche dopo l’ultimo match disputato: i siciliani avevano giocato di sabato, i silani erano stati costretti ad un impegno domenicale per motivi di ordine pubblico.

Il Catania è parso meno spumeggiante rispetto alle primissime gare di campionato, nonostante ciò, ai punti avrebbero vinto i rosso azzurri, che pure devono registrare la seconda partita consecutiva senza gol segnati. Ma un po’ Perina, un po’ l’imprecisione degli attaccanti, un po’ la sorte hanno fatto si che la porta ospite diventasse impenetrabile. Russotto non ha giocato bene, si è intestardito, ha servito poco i compagni e ha prodotto soltanto due tiri degni di nota: entrambi deviati in angolo dall’ottimo portiere avversario. Calil è sembrato piuttosto opaco, ma per due volte è andato vicino al gol, al 6’ e al 17’ della ripresa. Nella prima occasione il pallone calciato dal brasiliano è finito sul palo, nella seconda Perina è stato strepitoso. Cross di Falcone dalla sinistra, testa di Calil e parata da campione del portiere cosentino, veloce nello scendere a terra alla propria sinistra. Dove l’estremo difensore non sarebbe arrivato, ha invece salvato Blondett, impeccabile nell’anticipare Lulli, che si trovava la porta spalancata dopo aver superato anche Perina.

Insomma, per come è maturato, si tratta di un punto d’oro per il Cosenza. I calabresi, al terzo pari in cinque giornate, hanno impostato la gara per portar via il punticino da trasferta e sono riusciti a terminare il compito. Roselli ha schierato i suoi con un 4-4-2 elementare, che ha avuto il merito e la fortuna di resistere alla pressione avversaria, senza (quasi) mai offendere. Si registrano solo due tiri da parte degli ospiti, il primo di Statella, il secondo di Raimondi. In entrambi i casi Bastianoni, che oggi rilevava Liverani, si è fatto trovare pronto.

TABELLINO

CATANIA (4-3-3): Bastianoni; Garufo, Ferrario (dal 23’ st Pelagatti), Nunzella; Lulli, Agazzi, Russo (dall’ 8’ st Scarsella); Falcone, Calil, Russotto. (Ficara, Parisi, Musacci, Bacchetti, Di Grazia, Castiglia, Bastrini, Barisic, Plasmati, Calderini). All. Pancaro.

COSENZA (4-4-2): Perna; Blondett, Tedeschi, Pinna, Ciancio (dall’11’ st Corsi); Guerriera (dall’8’ st Criaco), Arrigoni, Fiordalino, Statella; Arrighini, Raimondi (dal 35’ st Minardi). (Saracco, Soprano, Di Somma, Novello, La Mantia, Ventre). All. Roselli.

AMMONITI: Blondett (CS), Bergamelli e Lulli (CT).

ESPULSI: nessuno.

ARBITRO: Marinelli di Tivoli.

ASSISTENTI: Grossi di Frosinone e Fabbro di Roma2.

OSSERVATORE ARBITRALE: Spata di Ragusa.

PAGANTI: 9326 (compresi gli abbonati).