Il sistema non è nuovo ma è sempre efficace. Si contattano anziani che vivono soli da utenze estere e si spacciano per nipoti dell’anziano, parlano di problemi di varia natura come la necessità di pagare la controparte dopo un incidente d’auto, l’acquisto di un immobile, le rate arretrate di un mutuo, o l’acquisto di un appartamento in asta giudiziaria. Tutti problemi impellenti, urgenti che non possono attendere. Una volta adescata la vittima, il falso parente la subissa con chiamate ripetute a casa e sul cellulare senza dare tempo per riflettere.

Così l’anziano si ritrova in uno stato confusionale e di assoluta agitazione. Si sente in dovere morale di risolvere subito le necessità del parente. Così raccoglie il contante che ha in casa, i preziosi o va subito in banca a prelevare. Le cifre richieste non superano mai i 10.000 euro per non destare allarme soprattutto presso gli sportelli bancari. E’ accaduto anche a due donne ultranovantenni, milanesi. Non sono le sole.

Ma almeno in questi due casi è stato possibile individuare ‘il corriere’, cioè colui che ritira i soldi perchè, come viene spiegato al telefono, il falso parente non può farlo di persona e così si ‘premura’ di inviare una persona di fiducia. Nel caso delle due donne il ‘corriere’, Manuel Bobovicz, cittadino italiano di origini rom-polacche, è stato arrestato per truffa aggravata. Ha 24 anni.