Nicholas KayIn un suo recente intervento il rappresentante speciale Onu per la Somalia, Nicholas Kay ha voluto condannare la possibile ripresa degli atti di pirateria marittima nel bacino somalo. Il riferimento è al recente dirottamento di un peschereccio al largo delle coste della Somalia avvenuto il 22 novembre scorso.  “Condanno nei termini più forti di qualsiasi forma di rapina a mano armata o pirateria in mare” ha dichiarato  Kay aggiungendo “Mentre la Somalia continua a registrare importanti progressi politici, notevoli guadagni di sicurezza e gli sforzi per far avanzare la ripresa economica, sono preoccupato che qualsiasi aumento della pirateria potrebbe erodere i progressi compiuti fino ad oggi.” Il 22 novembre scorso il peschereccio pakistano battente bandiera iraniana con 15 membri di equipaggio a bordo è caduto nelle mani dei pirati somali. L’episodio si è consumato al largo della zona costiera del sud della Somalia centrale, Hobyo. La barca catturata e dirottata è stata condotta in una delle roccaforti  pirata lungo la costa somala, ad El Hur. Un episodio che è legato al fenomeno della pirateria marittima che di fatto con esso ha segnato il terzo incidente avvenuto negli ultimi mesi al largo della Somalia. Mentre diversi altri attacchi pirati sono invece, falliti nel corso delle ultimi due settimane. Da un po’ di tempo nel bacino somalo vengono segnalati di continuo avvistamenti di piccoli battelli con a bordo uomini armati e scale. Si tratta senza ombra di dubbio di skiff pirati che girovagano in lungo e largo alla caccia di prede da catturare ossia navi indifese. La situazione è andata sempre di più peggiorando da quando è riesplosa nella regione la pesca di frodo anche nelle acque territoriali somale da parte di navi da pesca di altri Paesi e in particolare iraniani.  A rafforzare i timori di una recrudescenza del fenomeno il rinnovo, l’11 novembre scorso, da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per un altro anno dell’autorizzazione per le forze navali internazionali ad unirsi nella lotta contro la pirateria al largo delle coste della Somalia, sottolineando appunto che, mentre la minaccia dei pirati somali è diminuito, rimane ancora una questione di “grave preoccupazione”. 

Ferdinando Pelliccia