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Mahmoud al-Salfiti è morto: uno degli assassini dell’attivista Vittorio Arrigoni, l’italiano rapito e poi ucciso nell’aprile del 2011 a Gaza, ha perso la vita ieri durante dei combattimenti. Al-Salfiti è stato colpito a morte nella zona di Anbar in Iraq e stava combattendo a fianco delle milizie dell’Is, dove si era arruolato da poco, esattamente da luglio del 2015, quando era fuggito dal carcere di Gaza, mentre era sotto custodia di Hamas proprio perché accusato e ritenuto colpevole per l’omicidio dell’attivista filo-palestinese italiano.
Mahmoud al-Salfiti era fuggito nel mese di giugno scorso, dopo un permesso in occasione del Ramadan. Condannato all’ergastolo, la pena gli era stata poi ridotta a 15 anni. Dopo la fuga si era recato in Siria per unirsi agli uomini dell’Isis. A confermarne la morte infatti sono gli stessi jihadisti al fianco di cui combatteva, con un comunicato rilasciato in rete: “Mahmoud al-Salfiti, che ha partecipato alla morte dell’infedele italiano Arrigoni, incarcerato successivamente da Hamas e poi fuggito cinque mesi fa per arrivare nello Stato islamico, è morto da martire nella battaglia per Anbar”.