Ecco come vivono i due allenatori il big match di domani, anticipo serale della tredicesima giornata del campionato di calcio di serie A, tra Juventus e Milan. 

allegri-mihajlovic“In questo momento quello a cui dobbiamo pensare è che in caso di vittoria abbiamo possibilità di superare il Milan, è una delle partite più importanti del campionato italiano e il primo obiettivo è scalare una posizione in classifica”. Nessun programma a lunga scadenza, la Juventus per la rimonta adotta la politica dei piccoli passi e domani, come conferma in conferenza stampa Massimiliano Allegri, vuole battere i rossoneri per superare il più diretto rivale avanti al momento di due punti.
“L’importante è dare seguito ai risultati. Domani sarà una partita non facile, il Milan viene da 3 vittori e un pareggio, stanno facendo un bel percorso anche se entrambi siamo lontani dalla testa della classifica -prosegue il tecnico livornese nella conferenza stampa della vigilia a Vinovo-. Poi tra quattro giorni ci sarà da passare al turno successivo in Champions e poi la Coppa Italia. Dire se il match di domani sarà decisivo è difficile, non ho la qualità di fare profezie, è una partita importante e bella da giocare per raggiungere la vetta”. “Inutile dire dove saremo tra 6 mesi, è impossibile, mancano 7 partite alla fine del girone d’andata e dovremo tracciare primo bilancio alla sosta. Questi 45 giorni sono molto importanti e da vivere con passione e entusiasmo”, prosegue Allegri.
“Mihajlovic sta facendo un buon lavoro e alla fine il Milan si troverà in lotta per i primi posti con noi e chi ci sta davanti”, è il pronostico del tecnico della Juventus che poi torna sulla partita: “Inutile stare troppo a pensare, domani abbiamo l’obiettivo di vincere perché loro ci stanno davanti di 2 punti. E’ una sfida importante perché ci darebbe lo slancio mentale per il match di mercoledì contro una delle più forti d’Europa (il Manchester City ndr)”.
“Dopo la sosta per le nazionali la Juventus si ritrova con diversi giocatori incerottati. “Per quanto riguarda Buffon oggi valuteremo ma non sembra nulla di particolare. Li
chtsteiner è Mandzukic hanno fatto l’allenamento con la squadra, Caceres è rientrato stamattina e bisogna valutarlo. Asamoah non è a disposizione perché ha avuto una nuova infiammazione al ginocchio, Padoin dovrebbe essere a disposizione -spiega Allegri-. Da inizio anno abbiamo avuto 16 infortuni di cui 11 muscolari e 5 da sovraccarico dove i giocatori sono stati fermi dai 3 ai 6 giorni, rispetto all’anno scorso abbiamo un paio di infortuni in più. Abbiamo visto chi sono gli infortunati e abbiamo le idee molto chiare, sono giocatori che hanno sempre qualche problematica sotto quell’aspetto”.
“La classifica? La Juve ha cambiato tantissimo e le difficoltà erano previste, nessuno pensava di avere solo 18 punti, si deve far meglio. Il calcio non è scienza esatta e se vinci 4 campionati non è detto che vinci a man bassa anche il quinto. C’è da lavorare. Quando cambi i rischi ci sono sempre e sarebbe stato lo stesso se la squadra fosse stata quella dell’anno scorso. L’utilizzo di Dybala? Ha solo 21 anni ed ha bisogno di crescere, un conto è giocare ogni tre giorni per 90 minuti, ci sono questioni psicologiche, mentali e fisiche. Tutti hanno bisogno di recuperare altrimenti faremmo rose di 11 giocatori”.

Calcio: Mihajlovic, con Juve match importante ma non decisivo

“Juventus-Milan è una partita importante contro un diretto concorrente, ogni gara la prepariamo al massimo indipendentemente dall’avversario. Sappiamo le nostre qualità e che se giochiamo come sappiamo possiamo mettere in difficoltà tutti”. Il tecnico rossonero, Sinisa Mihajlovic non ha paura dei bianconeri che affronterà domani sera nel big match della 13esima giornata di Serie A al J-Stadium.
“E’ una sfida importante per il prestigio, per la classifica, storicamente è un grande classico del calcio italiano e faremo il massimo per onorarla, sappiamo che loro sono in crescita, sono una squadra forte ma abbiamo tutte le qualità per andare lì e giocarcela alla pari -sottolinea il tecnico serbo nella conferenza stampa della vigilia a Milanello-. Match da dentro o fuori? Non credo, attorno al Milan c’è un atmosfera un po’ strana, non nella squadra ma nell’ambiente: quando vinci è tutto ok ma quando perdi sembra che ogni partita sia decisiva. Obiettivo è arrivare tra le prime a giugno”.
L’allenatore del Milan rivendica i progressi fatti dai suoi nelle ultime giornate. “Nelle scorse 5 partite abbiamo fatto 11 punti subendo solo tre gol, meglio di noi come media hanno fatto solo Roma e Napoli. Sono rimaste altre 7 partite per la fine del girone d’andata e sono convinto che possiamo mantenere questa media che l’anno scorso permetteva di andare in Champions”.