Alexander-MartinaAlexander Boettcher voleva punire Martina Levato coinvolgendola in alcune orge. Questo secondo il racconto che Pietro Barbini avrebbe fatto all’amico Giorgi Bindi, oggi in aula come teste nel processo che vede coinvolta la cosiddetta ‘coppia dell’acido’. “Barbini mi ha raccontato -spiega Bindi- che Alexander gli ha proposto di punire Martina per i suoi trascorsi, coinvolgendola in un’orgia a tre”.

Nel sul racconto Barbini avrebbe anche confidato all’amico di aver tentato più volte di convincere Martina a tagliare ogni tipo di rapporto con Alexander e per questo sarebbe stato oggetto della violenza subita dalla stessa coppia. In aula oltre ad Alexander Boettcher anche Stefano Savi, altra vittima.

In aula è attesa anche Martina Levato che, dopo l’interrogatorio della scorsa settimana da parte del pm, Marcello Musso, oggi dovrà essere sentita, in un controesame, dai difensori di Boettcher e dalle parti civili.

Levato, aggressioni anche per risolvere crisi di coppia

“Si trattava di gesti dimostrativi, che facevo prima di tutto per me stessa ma anche per risolvere la crisi di coppia”. Così Martina Levato, imputata assieme al fidanzato Alexander Boettcher nel processo per le aggressioni all’acido, spiega alle parti civili i motivi che l’avrebbero spinta a compiere tali atti.

“Lo facevo anche per Alex -aggiunge- per dimostrargli che ero in grado di riconquistare la mia dignità”. Quindi, in merito all’aggressione al fotografo Giuliano Carparelli, salvatosi dall’acido gettatogli addosso da Martina Levato grazie alla sua prontezza di riflessi che l’ha spinto a ripararsi con un ombrello “anche se l’aggressione non è andata a buon fine -spiega la giovane- il solo fatto di averla eseguita mi aveva dato autostima”.