Al “Massimino” i sanniti fanno quello che vogliono, realizzando tre gol (due in inferiorità numerica) e annichilendo la squadra di Pancaro.

news-goldDal nostro inviato al “Cibali”, Simone Toninato – Non sarebbe stata una partita semplice, questo lo si sapeva. Sarebbe stata una lezione di calcio, questo, al più, lo si poteva immaginare ma era necessario attendere novanta minuti. «Siamo stati più bravi» – ha detto Auteri, tecnico ospite, a fine gara – “tutta la verità, nient’altro che la verità”. Il Benevento ha giocato a calcio, occupando meglio il campo e collezionando occasioni a raffica. Ciciretti, Mazzeo e Marotta, hanno martellato nel primo tempo, poi il centravanti è stato costretto ad uscire per Cisse in seguito ad un impatto che gli ha provocato dolori al costato. Gli altri due (Mazzeo e Ciciretti) a quel punto hanno lavorato anche per lui. Il “dieci” ha segnato prima e dopo, durante, “l’undici” ha bucato Bastianoni dal dischetto. Rigore netto: palla in mezzo di Pezzi e impatto sul braccio (largo) di Rossetti, appena all’interno dell’area di rigore. Un’ingenuità che pesa ancor di più, considerando che il Benevento era ridotto in dieci per l’espulsione di Mattera; altrettanto ingenuo nell’impedire il rinvio al portiere di casa, quando era già ammonito.

Il Catania si è visto poco e male e ha segnato quando la partita era finita: punizione mancina di Nunzella. Si è visto annullare un gol per fuorigioco e ha reclamato per un rigore, inizialmente concesso dall’arbitro Piscopo, poi tornato sui propri passi. Ha raccolto tre ammonizioni, è apparsa in debito di ossigeno fin da subito e ha palesato una certa incapacità nel creare gioco. Insomma, un disastro.

«L’abbiamo preparata male», ha commentato Nunzella, che ha proseguito: «evidentemente non siamo in grado di sfidare le squadre di alta classifica», parole inquietanti, probabilmente dettate dal momento negativo, perché se così non fosse i problemi per la squadra di Pancaro sarebbero ancor maggiori. I siciliani si sono smarriti e con undici punti di penalizzazione sul groppone, un tardivo risveglio potrebbe non bastare.

CATANIA (4-3-3): Bastianoni; Garufo, Ferrario, Bergamelli, Nunzella; Scarsella, Musacci (dal 23’ st Russo), Agazzi; Calderini (dal 1’ st Russotto), Caetano, Rossetti (dal 27’ st Plasmati). (Ficara, Bacchetti, Pelagatti, Lulli, Di Grazia, Barisic) All. Pancaro.

BENEVENTO (3-4-3): Gori; Pezzi, Padella, Mattera; Melara, Del Pinto, De Falco (dal 24’ st Bonifazi), Mazzarani; Ciciretti, Marotta (dal 1’ st Cisse, dal 18’ st Cruciani), Mazzeo. (Piscitelli, Petrone, Bonifazi, Marano, Di Molfetta, Som, Troiani) All. Auteri.

RETI: 10’ e 44’ st Ciciretti, 26’ st Mazzeo (rig.), 47’ Nunzella.

AMMONITI: Musacci, Ferrario, Russotto (C), Mazzarani, Mazzeo, Del Pinto (B).

ESPULSI: Mattera (B).

ARBITRO: Piscopo di Imperia.

ASSISTENTI: Stazi di Ciampino e Squarcia di Roma1.

OSSERVATORE ARBITRALE: Degano di Lodi.

SPETTATORI: 9.067, per un incasso di 31.067 euro.