Il Catania crea poco, il Monopoli ancor meno. Sui siciliani pesa come un macigno l’errore dal dischetto: due punti buttati via.

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Dal Cibali Simone Toninato – Il Catania non vince più, lo dicono i fatti, lo dice il duemilasedici: iniziato con il pari di Andria e continuato con il secondo 0-0 consecutivo. «In Italia, conta solo il risultato», si è sfogato Pancaro al termine della partita. Ed è vero, ancor di più se ad una squadra si dà la chance di vincere usufruendo di un calcio di rigore e questa non la sfrutta. Il penalty sbagliato da Caetano (se realizzato) avrebbe dato una mano agli etnei, sia dal punto di vista della classifica, che da quello psicologico. Ma il brasiliano si è fatto annullare il bonus da Pisseri e il Catania ha buttato al vento due punti pesanti. Pesantissimi.

Il canovaccio del match è stato chiaro da subito, fin da quando il Monopoli ha presentato in distinta tre difensori centrali, più due terzini sporadicamente prestati al centrocampo. Era chiaro che ai locali sarebbe stata necessaria inventiva e una buona dose di pazienza per scassinare la cassaforte pugliese. Il Catania ha temporeggiato, anche troppo, ma l’estro, quello non lo ha avuto mai. Russotto (poi tirato fuori per una lussazione all’omero sinistro), Di Cecco, Calderini, Falcone, fantasisti rinomati per la categoria, in novanta minuti sono stati riportati alla giusta dimensione da una retroguardia volenterosa, uscita indenne dal catino del «Cibali». Un ottimo risultato per chi ha chiaramente ribadito che l’interesse primario sarà mantenere la categoria.

Esposito e compagni si sono rintanati nella propria metà campo e hanno retto fino alla fine, vacillando realmente solo quando Mercadante ha mandato per le terre Falcone, nell’episodio che ha causato la massima punizione. Al resto ha pensato Pisseri, capace di neutralizzare Plasmati e Calderini per mantenere inviolati i propri pali. Del resto, i sette calci d’angolo a uno a favore del Catania, sono un chiaro indice di chi abbia attaccato di più, ma – come dice Pancaro – «conta il punteggio». Se è favorevole genera applausi, se contrario: fischi.

TABELLINO

CATANIA (4-3-3): Liverani; Garufo, Pelagatti, Bergamelli, Nunzella; Scarsella (dal 11’ s.t. Plasmati), Agazzi, Di Cecco; Russotto (dal 47’ s.t. Calderini), Caetani, Falcone. In panchina: Bastianoni, Ferrario, Bastrini, Bacchetti Castiglia, Russo, Sessa, Barisic, Ficara, Rossetti. All. Giuseppe Pancaro.

MONOPOLI (3-5-2): Pisseri; Castaldi, Esposito, Ferrara; Luciani, Viola, Romano (dal 40’ s.t. Tarantino), Djuric; Gambino (dal 26’ s.t. Lescano), Croce. In panchina: Mirarco, Bei, Marasciulo, Difino, Rosafio, Maresca. All. Massimiliano Tangorra.

RETI: .

ARBITRO: Amabile di Vicenza.

ASSISTENTI: Marcolin di Schio e Badoer di Castelfranco Veneto.

OSSERVATORE ARBITRALE: Fontana di Lodi

NOTE: spettatori 8.026, paganti 2.491 per un incassi di 14.802 euro. Ammoniti: Romano (M) e Caetano (C). Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. Angoli: 7-1.