Gli etnei, dopo tre pareggi consecutivi e un primo tempo da dimenticare, hanno sconfitto i lucani, imbattuti da tre mesi.

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Dal nostro inviato al Massimino – Simone Toninato – Al Catania servivano i tre punti, ancor prima di ritrovarsi dal punto di vista del gioco. Al Matera, imbattuto dalla gara di Cosenza (ottobre scorso), probabilmente sarebbe bastato anche un pari. Alla fine hanno vinto i padroni di casa, ma alla luce di quanto mostrato in campo, per quanto importante, non si è trattato di un successo tranquillizzante in chiave futura. Pancaro ha schierato i suoi con il solito 4-3-3 con Plasmati boa del reparto offensivo, affiancato da Calil e Falcone. In mezzo, Di Cecco sul centrosinistra meglio di Agazzi sul centrodestra e Musacci posizionato qualche passo più avanti della difesa, con il compito di lanciare gli avanti e assistere il reparto arretrato. Non c’è ancora fantasia nelle trame rossoazzurre, ma qualche miglioramento appena va registrato sulla catena Nunzella-Di Cecco.

I materani hanno giocato meglio, almeno fino alla rete di Calil (10’ s.t.), tanto è vero che prima di andare in svantaggio, la squadra di Padalino non solo aveva imbrigliato il Catania, ma si era anche impossessata di campo e pallone, per di più sprecando la più facile delle occasioni con Infantino. Iannini lo aveva messo a tu per tu con Liverani, lui ha calciato alto da pochi passi: che spreco.

Nella seconda frazione, l’inserimento di Calderini in luogo di Plasmati ha cambiato tutto. Prima l’esterno ha messo lo zampino sull’incornata vincente di Calil. L’ex Cosenza aveva calciato al volo trovando l’opposizione di Bifulco, che nulla ha potuto sulla ribattuta ravvicinata del bomber etneo. Poi, più in generale, ha fornito quella dinamicità, utile a cambiare l’inerzia dell’incontro. Sulle ali dell’entusiasmo, da una combinazione Di Cecco-Falcone è nato il 2-0, prima che gli ospiti trovassero il meritato gol della bandiera a seguito di una doppia traversa in rapida successione di Carretta e Gammone, prima che Infantino trovasse finalmente la via della rete. È finita 2-1, con il divario tra i siciliani e il Monopoli – prima delle spareggianti per non retrocedere – salito a tre lunghezze.

TABELLINO

CATANIA (4-3-3): Liverani; Garufo, Ferrario, Bergamelli, Nunzella; Agazzi, Musacci (dal 5’ s.t. Calderini), Di Cecco; Falcone, Plasmati (dal 9’ s.t. Scarsella), Calil (dal 44’ s.t. Bastrini). In panchina: Bastianoni, Bacchetti, Pessina, Barisic, Rossetti. All. Giuseppe Pancaro.

MATERA (4-3-3): Bifulco; Di Lorenzo, Ingrosso, Zaffagnini, Tomi; Armellino (dal 30’ s.t. Gammone), De Rose (dal 41’ s.t. D’Angelo), Iannini; Carretta, Infantino, Casoli (dal 30’ s.t. Letizia). In panchina: Biscarini, Meola, Zanchi, Scognamiglio, De Franco, Pagliarini, Rolando, Albadoro. All. Pasquale Padalino.

ARBITRO: Balice di Termoli. Assistenti: Londi di Cagliari e Annunziata di Torre Annunziata.

RETI: Calil (C) al 10’, Falcone (C) al 24’, Infantino (M) al 36’ s.t.

NOTE: 8.191 spettatori, di cui 2.656 paganti, per un incasso di 13.950 euro. Ammoniti: Musacci (C), Infantino e Di Lorenzo (M). Recuperi: 0’ p.t.; 5’ s.t.