cons_shanghai“Non dimenticare il passato e’ presupposto per un futuro migliore”: con queste parole il Console Generale italiano a Shanghai, Stefano Beltrame, ha ricordato le vittime della Shoah nel Giorno Internazionale della Memoria. Beltrame ha voluto anche menzionare l’importante ruolo di Shanghai come ultimo porto aperto durante la Seconda Guerra Mondiale, rifugio di oltre 20.000 ebrei tra il 1937 ed il 1941 presso il locale distretto di Hongkou. Proprie le autorita’ di Hongkou erano tra i presenti alla commemorazione odierna assieme ai principali centri di studi ebraici, tra cui la prestigiosa Accademia delle Scienze Sociali di Shanghai.
In questa occasione, e’ stato fatto inoltre riferimento all’anniversario dei 500 anni del ghetto di Venezia che ricorrono proprio quest’anno e che a Shanghai saranno marcate da una conferenza intitolata “Il primo e l’ultimo ghetto: Venezia e Shanghai”, organizzata il 25 febbraio presso il Museo dei Rifugiati Ebrei nel distretto di Hongkou. A questo proposito, Beltrame ha messo in luce come “la parola ghetto ha origine proprio a Venezia dove esiste un omonimo quartiere. Prima che venisse designato come parte della citta’ riservata agli ebrei, era una fonderia di ferro. Il nome del quartiere deriva dal veneziano geto (gettata di metallo fuso), pronunciato ghetto dai locali ebrei aschenaziti di origine tedesca”.