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Aggiornamento 17,00 – Gli inquirenti francesi hanno confermato che l’uomo ucciso oggi, mentre tentava di entrare all’interno del commissariato di polizia nel 18esimo arrondissement di Parigi, aveva con se un coltello e una finta cintura esplosiva. In tasca dell’uomo è stato ritrovato un foglio con disegnata la bandiera dell’Isis e la rivendicazione in arabo. Ancora nessuna notizia sull’identità dell’assalitore ucciso: non aveva alcun documento con se.

Aggiornamento 13.34 – Secondo gli accertamenti degli artificieri, la cintura esplosiva ritrovata addosso all’uomo ucciso questa mattina davanti al commissariato di polizia, sarebbe finta.

Nel giorno dell’anniversario della strage a Charlie Hebdo, ucciso un uomo davanti un commissariato: aveva un coltello e una cintura esplosiva. Secondo alcuni testimoni si era avvicinato alla porta del posto di polizia gridando Allah Akbar.

Parigi ripiomba nella paura ad un anno esatto dalla strage al giornale satirico Charlie Hebdo e a meno di due mesi dagli attentati del 13 novembre. Nel 18esimo arrondissement di Parigi, vicino a Montmartre, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, un uomo questa mattina stava per entrare all’interno del commissariato di polizia di zona, con in mano un coltello e pare avesse addosso anche una cintura esplosiva. L’uomo è stato colpito a morte dagli agenti che lo hanno bloccato prima che potesse entrare all’interno del posto di polizia. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito il grido “Allah Akbar” e successivamente una raffica di colpi che ha ucciso l’assalitore in Rue de la Goutte d’Or. Ovviamente al momento non si conoscono le generalità della persona uccisa. Pare che abbia tentato anche di accoltellare alcuni agenti prima di essere colpito a morte. La polizia sta controllando con gli artificieri la cintura esplosiva e ha avvisato la popolazione della zona di rimanere in casa con le finestre chiuse e di non uscire per alcun motivo.