gentiloni_world_food e impegno per un mondo a “fame zero”, visti anche gli sforzi del governo nell’anno dell’Expo Milano 2015. Sono questi alcuni dei temi su cui verte la prima visita ufficiale del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, al Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp). Il titolare della Farnesina ha visitato la sede romana e, dopo i colloqui con la Direttrice Esecutiva del Wfp, Ertharin Cousin, e con i vertici dell’agenzia, ha incontrato lo staff del Programma alimentare mondiale e ha visitato il Giardino della Pace. Nel corso della visita anche una sosta al Memorial Wall, in ricordo degli operatori umanitari del Wfp deceduti nel corso della loro missione. Nel 2015, in occasione dell’Esposizione universale, si è consolidata la partnership con il Wfp sui temi della sicurezza alimentare e per la messa in atto dei principi della Carta di Milano. Numerosi i programmi del Wfp sostenuti dall’Italia, in particolare in Africa e nel Medio Oriente, mentre prioritario rimane il comune impegno per far fronte alla drammatica situazione umanitaria in Siria, con i suoi pesanti riflessi nella regione.

L’Italia e le attivita’ del WFP

Nel 2015 l’Italia, che ospita il quartier generale del Wfp sin dalla sua nascita, avvenuta oltre 50 anni fa, ha contribuito alle attività del Wfp con oltre 25 milioni di dollari. L’Italia è anche il principale donatore della Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (Unhrd) di Brindisi, che il Wfp gestisce per conto della comunità umanitaria. Il Wfp è la più grande agenzia umanitaria che combatte la fame nel mondo fornendo assistenza alimentare in situazioni di emergenza e lavorando con le comunità per migliorare la nutrizione e costruire la resilienza. Ogni anno, il Wfp assiste una media di 80 milioni di persone in circa 80 paesi.