wolfsburg“In ambito sociologico la costruzione della realtà, e dunque delle diverse identità, sia individuali sia collettive avviene anche attraverso le esperienze artistiche, le quali ‘province finite di significati’, sintetizzano, ricordano, evocano immagini, sensazioni, idee collettive di ciò che si era, si è, e si potrà divenire”: parole della sociologa Milena Gammaitoni, che ben si adattano al nuovo progetto artistico di Morena Antonucci, “La nuova luce dell’emigrazione”, accolto e promosso dall’associazione Abruzzesi di Wolfsburg (presenziata dal Cav. Rocco Artale) in collaborazione con l’Istituto di istruzione sindacale Arbeit und Leben nella Regione Bassa Sassonia e l’Ufficio emigrazione presso la Volkswagen di Wolfsburg. Il nuovo progetto arriva a due anni dalla presentazione della personale dell’artista, “Majas Wolf – Il Lupo di Maja” presso l’Istituto italiano di cultura della città tedesca. L’inaugurazione dell’evento, sponsorizzato dall’Agenzia consolare d’Italia di Wolfsburg, si terrà il 4 aprile alle 16 presso lo spazio espositivo del Comune di Wolfsburg (Bürgerhalle), alla presenza dell’assessore alla Cultura Thomas Muth, che ha patrocinato l’iniziativa. “La nuova Luce dell’emigrazione”, aperta al pubblico fino al 22 aprile, è nata dalla collaborazione con il sociologo Vittorio Di Salvatore e dalla sensibilità dell’artista che, puntando sul ruolo centrale della cultura della migrazione italiana, rielabora e riscrive artisticamente tematiche a sfondo sociale, anche in chiave autobiografica, legate al proprio vissuto di figlia di emigranti italiani.

“La nuova luce dell’emigrazione”

Morena Antonucci approda in Germania dopo un percorso decennale di ricerca pittorica sviluppata in Abruzzo, che l’ha vista impegnata a ridefinire quello che per lei fosse il senso dell’arte contemporanea. Il progetto artistico “La nuova luce dell’emigrazione” va a integrare e implementare la mostra documentale/fotografica denominata “Buona fortuna”, presentata in più occasioni dall’associazione culturale Abruzzesi di Wolfsburg. L’artista presenta una singola opera di grandi dimensioni, per un totale di 28 mq, realizzata con la tecnica di acrilici su tela, composta da quattordici moduli (tele), lo stesso numero dei pannelli espositivi inerenti alla mostra “Buona fortuna”. Le tele verranno esposte su una struttura in legno di forma ellittica realizzata per l’occasione dalla Città dell’Auto della Volkswagen di Wolfsburg, coprendo una superficie di circa 50 mq per un’altezza di tre metri. L’artista vuole lanciare un messaggio positivo della nuova migrazione contemporanea, ponendo particolare attenzione alla “luce” che distingue la vecchia generazione di emigrazione italiana da quella attuale. Secondo l’artista la nuova generazione, in una società pienamente informatizzata e globalizzata, è destinata a un futuro più roseo rispetto a quella passata.