La Gran Bretagna “sta meglio in una Unione Europea riformata”, anche se “alla fine dei conti sarà il popolo britannico a decidere. Penso che dopo un qualsivoglia esame imparziale, non si possa che concludere che abbiamo ottenuto” con l’accordo raggiunto durante il Consiglio Europeo “la stragrande maggioranza di quello che avevamo promesso”. Così il primo ministro britannico David Cameron ha rivendicato, la notte scorsa dopo due giorni di trattative nelle riunioni che si sono tenute a Bruxelles, la bontà dell’accordo raggiunto ieri notte sulle condizioni di permanenza del Regno Unito nella Ue.
L’accordo “non risolve tutti i problemi -ha detto ancora Cameron- ma abbiamo ottenuto le cose che avevamo promesso. Ora ci sarà molto tempo per il popolo per pensare: molte persone si sentono frustrate per come funziona l’Ue, e questo accordo punta a sistemare questi problemi”. “Ora la campagna referendaria inizierà -continua Cameron- su una domanda enorme, una delle più importanti che la nostra generazione ha davanti a sé. Spero che ci sarà un dibattito enorme nel Paese e io lo incoraggerò, ma alla fine spetta al popolo decidere, non ai politici”.
E’ stata la presidente lituana Dalia Grybauskaite, sul suo profilo Twitter, a dare l’annuncio dell’accordo raggiunto: “Intesa fatta su #UKinEU, il dramma è alle spalle”.