Radovan-KaradzicRadovan Karadzic, l’ex leader politico dei serbi di Bosnia Erzegovina, è stato ritenuto colpevole di crimini di guerra e di genocidio, durante la guerra il 1992 ed il 1995, e condannato a 40 anni di carcere. Lo ha stabilito il Tribunale penale internazionale per l’ex-Jugoslavia. I giudici hanno ritenuto Karadzic, 70 anni, colpevole, tra l’altro, di genocidio per il massacro di Srebrenica, nel 1995. La sentenza arriva dopo un procedimento lungo 77 mesi, durante il quale sono state prese in esame le accuse all’imputato di crimini di guerra commessi negli anni del conflitto in Bosnia Erzegovina, tra il 1992 e il 1995. Karadzic, che dopo la proclamazione di una Repubblica del popolo serbo in Bosnia, il 9 gennaio 1992, poi ribattezzata Republika Srpska, ne era diventato il primo presidente, è stato accusato anche di genocidio per il massacro di circa 8mila musulmani, uomini e ragazzi, per mano delle forze serbo bosniache a Srebrenica, cittadina della Bosnia orientale che era stata proclamata enclave protetta dalle Nazioni Unite.