1962,  la portaerei americana U.S.S.  Independence (CV62) lampeggiò il segnalatore e chiese: Chi siete? La risposta fu «Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana».  Dalla U.S.S. Independence «Siete la più bella nave del mondo».

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E’ così. Orgoglio italiano, l’Amerigo Vespucci è la nave più bella del mondo e dopo una lunghissima ristrutturazione oggi 2 marzo 2016, intorno alle 8,30 ha ripreso la via del mare. Forse si tratta di prove tecniche, la nave infatti è uscita dal porto di La Spezia  con il MEP, il suo nuovo motore elettrico propulsivo.  La più “anziana” unità della Squadra Navale è stata impegnata in ciclopici lavori di ammodernamento e prolungamento della sua vita operativa che hanno contemplato anche la sostituzione dell’apparato di propulsione e generazione dell’energia elettrica. Infatti già il 14 dicembre scorso la nave scuola Amerigo Vespucci ha messo in moto per la prima volta due dei suoi nuovi quattro motori diesel-generatori. Poi è iniziata la delicata fase delle prove in porto (HAT – Harbour Acceptance Trials), che ha visto la nave impegnata nelle concitanti attività di riallestimento finale.

bussolaIl veliero, nave scuola per l’addestramento degli  allievi ufficiali dei ruoli normali dell’Accademia Navale, fu costruita dalle maestranze del Cantiere Navale di Castellammare di Stabia, varata il 22 febbraio 1931 fu consegnata alla Regia Marina il 26 maggio dello stesso anno per entrare in servizio undici giorni dopo. Il 15 ottobre del 1931, nel porto di Genova, ricevette la Bandiera di Combattimento nelle mani del primo Comandante, Augusto Radicati di Marmorito. L’Amerigo Vespucci vanta ben 79 crociere d’istruzione con itinerari diversi, si è recata in Nord Europa 42 volte, 23 in Mediterraneo, 4 in Atlantico Orientale, 7 in Nord America, 1 in Sud America e 1 circumnavigando il Globo. Oltre all’addestramento ha spesso avuto il compito di ambasciatore dell’arte, della cultura e dell’ingegneria italiana, presentandosi in molti dei più importanti porti del mondo in particolari occasioni come ad Auckland (Nuova Zelanda) nel 2003 in occasione dell’America’s Cup e più recentemente ad Atene nel 2004 per le Olimpiadi ed a Portsmouth nel 2005 per la commemorazione della battaglia di Trafalgar dove ha avuto un ruolo di primo piano.

IMG-20160302-WA0005A bordo si mantengono inalterate le antiche tradizioni. Le vele sono ancora in tela olona, le cime sono tutte ancora di materiale vegetale e tutte le manovre vengono rigorosamente eseguite a mano. Ogni ordine a bordo viene impartito dal comandante, tramite il nostromo, con il fischietto; mentre l’imbarco e lo sbarco di un Ufficiale avviene con gli onori al barcarizzo a seconda del grado dell’ospite. E anche se secondo il codice internazionale nautico i transatlantici avrebbero sempre la precedenza di rotta sulle altre navi, quando incrociano l’Amerigo Vespucci anche loro spengono i motori, cedono la precedenza e la salutano con tre colpi di sirena. Un rispettoso inchino al veliero più bello del mondo.