CARABINIERI Un terzetto di nomadi di etnia sinti residenti in provincia di Torino, capeggiati dalla mamma cinquantenne che si avvaleva della collaborazione di due figli trentenni per mettere a segno i colpi, è stato denunciato dai carabinieri di Cuneo perché ritenuti responsabili di una serie di furti ai danni di anziani nelle province di Cuneo e Savona compiuti in due settimane, tra gennaio e febbraio scorsi.

In particolare i tre sono ritenuti responsabili di un furto nell’abitazione di un pensionato 84enne del cuneese. Alla vittima i tre, spacciandosi per dipendenti di una società di erogazione del gas, erano riusciti a portare via 500 euro in contanti, monili in oro e vari preziosi. Sempre gli stessi, pochi giorni dopo, avevano tentato, questa volta però senza riuscirci grazie alla prontezza delle vittime che hanno avvertito i carabinieri, due furti nel savonese ai danni a di un pensionato 92enne e di una donna 78enne, entrambi soli in casa.

Ai tre i militari sono giunti analizzando le immagini della videosorveglianza di un’azienda lattiero-casearia saviglianese dove la donna, approfittando della pausa pranzo dei dipendenti, si era introdotta rubando il contenuto del registratore di cassa, circa 600 euro.