rousseff2La Corte Suprema brasiliana ha respinto il ricorso del governo contro la procedura di impeachment nei confronti della presidente Dilma Rousseff, accusata di aver nascosto la reale entità del deficit durante la campagna elettorale 2014. Di fronte al ricorso presentato dal procuratore generale José Eduardo Cardozo, che chiedeva un equo trattamento per la Rousseff, i supremi giudici hanno ritenuto che il capo di Stato abbia avuto l’opportunità di preparare la sua difesa.
Con il via libera della Corte Suprema, la prossima tappa sarà il voto fissato per domenica alla Camera. Se i due terzi dei deputati voteranno a favore della procedura di impeachment, e il Senato farà poi altrettanto con maggioranza semplice, Rousseff sarà sospesa per 180 giorni e non potrà inaugurare i giochi olimpici di Rio.
Durante la sospensione, mentre le accuse contro la Rousseff verranno esaminate legalmente, sarà il vice presidente Michel Temer ad assumere le funzioni di presidente. In ottobre il Senato potrà decidere, con la maggioranza dei due terzi, di destituire la presidente. In questo caso Temer rimarrà alla guida del Brasile fino al 2018. L’originale coalizione di governo si è spaccata e la rottura di Temer con la Rousseff rende più facile il raggiungimento della soglia dei 342 voti favorevoli all’impeachment, su 513, al voto di domenica. Tuttavia in Brasile non c’è una tradizione di forte disciplina di partito e non è escluso che alcuni deputati dell’opposizione accettino di schierarsi con il governo.