meteo-prevGiugno inizia male. Almeno da un punto di vista meteorologico. Le previsioni per i primi giorni del mese non sono infatti per nulla incoraggianti, almeno al Nord e parte del Centro. La caratteristica principale sarà l’instabilità. E con instabilità parliamo di alternanza di fasi asciutte, soleggiate e annuvolamenti intensi associati a forti temporali e rovesci. Un vortice depressionario proveniente dall’Atlantico, il ciclone Valchirie, ha infatti raggiunto l’Europa. Questa posizione favorisce l’invio di correnti molto instabili su tutto il Mediterraneo centrale e la formazione di temporanei centri di bassa pressione al Nord.

E passata questa fase, come sarà il tempo? Che giugno ci aspetta? A fornire un quadro meteo dettagliato sono gli esperti del sito ilmeteo.it Dal 6 al 10 giugno – si legge su ilmeteo.it – è ipotizzabile una maggiore presenza dell’alta pressione sui comparti occidentali del Mediterraneo e su parte della Francia e della Spagna. Maggiore alta pressione anche sull’Italia, ma la presenza dei massimi anticiclonici a Ovest, indurrebbe aria fresca in scorrimento, alle medie quote, lungo il bordo orientale dell’alta pressione con rischio instabilità, specie pomeridiana e nelle ore più calde, che persisterebbe su diversi settori italiani. Più esposti, in questa fase, a rovesci e temporali sarebbero le Alpi, le Prealpi, localmente le pianure, specie di Nordest, e i settori appenninici un po’ tutti. Sul resto del Paese clima decisamente più stabile, con ampio soleggiamento e temperature più elevate, ma non sarebbero esclusi del tutto temporali, di tanto in tanto, in sconfinamento dai rilievi, anche su parte delle pianure e coste.

Per il corso della seconda decade, l’evoluzione prospettata continuerebbe a essere piuttosto compromessa, stante il periodo, che vorrebbe puntate anticicloniche nordafricane già in spolvero. Infatti, correnti instabili atlantiche continuerebbero a viaggiare piuttosto basse, in modo tale da portare instabilità diffusa fino al Mediterraneo centrale e all’Italia. Più esposto a rovesci e temporali frequenti il Nord, con estensione dei fenomeni anche alle regioni centrali, specie lungo le aree appenniniche. Più protetto il Sud, con fasi anche calde, ma anche qui temporali pomeridiani, soprattutto in prossimità dei rilievi, non sarebbero esclusi.

In ultimo, la tendenza per l’ultima decade, che sembrava voler mostrare una maggiore componente alto-pressoria, non appare, secondo gli ultimi dati, incoraggiante. Anche per l’ultima parte del mese – spiegano gli esperti – l’alta pressione subtropicale farebbe fatica a salire di latitudine e proteggere con determinazione l’Italia. Il flusso perturbato nordatlantico potrebbe mantenersi ancora piuttosto basso e portare instabilità con rovesci e temporali diffusi al Nord e spesso anche al Centro, qui specie in Appennino. Possibile instabilità pomeridiana fino alla Campania, Lucania, Nord Puglia, forse un po’ meglio su estremo Sud.

Insomma, ci aspetta un mese sottotono in termini estivi, caratterizzato da rovesci e temporali piuttosto frequenti, spesso forti sui rilievi sia del Nord che del Centro. Naturalmente le pianure in genere e le coste dovrebbero vedere fasi più durature di tempo più asciutto e soleggiato, anche se con rischio di temporali in sconfinamento. Tempo più estivo al Sud, ma anche qui temporali appenninici, specie a sviluppo diurno, non mancherebbero. Temperature in genere intorno alla media o anche di qualche grado sopra.