A fare scattare le indagini che hanno portato all’arresto di 11 cittadini romeni e un italiano ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata ai furti in ville e appartamenti è stato l’incendio di un’auto con targa della Romania avvenuto nel quartiere Borgo Vecchio, a Palermo. Gli agenti della Squadra mobile del capoluogo siciliano, diretti da Rodolfo Ruperti, hanno accertato che alla base del rogo c’erano screzi legati alla spartizione dei proventi dei colpi messi a segno in tutta la Sicilia.
Il gruppo, infatti, si spostava da Palermo, quotidianamente, nelle ore serali e fino a mezzanotte, per colpire oltre anche a Messina, Trapani e Agrigento, alternando la propria presenza nelle diverse città in modo da destare meno sospetto possibile. Gli obiettivi erano principalmente ville isolate, ma in molti casi, spiegano adesso gli investigatori, erano presi di mira appartamenti indicati da donne romene impiegate come badanti o donne delle pulizie in quelle stesse abitazioni, donne che in diversi casi hanno preso parte all’esecuzione dei furti. Il valore della refurtiva è di svariate centinaia di migliaia di euro.