Fingendosi carabinieri, avrebbero commesso 82 tra furti e rapine in ville nelle varie province della Lombardia. Sette persone sono state arrestate oggi dai carabinieri di Pavia con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate, furti aggravati, ricettazione ed utilizzo di segni distintivi contraffatti. I furti avvenivano per lo più ai danni di anziani, nelle province di Pavia, Lodi, Bergamo, Cremona, Piacenza, Brescia e Milano.

L’attività di indagine della Procura di Pavia è cominciata nel 2015 e ha permesso di documentare l’esistenza di un’associazione criminale di soggetti di nazionalità italiana di etnia sinti ed albanese che si qualificavano come carabinieri, esibendo falsi distintivi e tesserini e fingendo l’intervento sul posto a seguito di un furto.

Se scoperti, non avevano remore a minacciare le vittime, utilizzando spray urticante o immobilizzandole per poi svaligiare le abitazioni. L’attività d’indagine, avviata nel mese di ottobre 2015, ha consentito di accertare, tra rapine e furti, almeno 82 episodi. In una giornata i malviventi riuscivano a mettere a segno più colpi arrivando a guadagnare anche 50mila euro. Sono tuttora in corso accertamenti per definire l’eventuale responsabilità dei soggetti in numerosi analoghi altri episodi verificatisi principalmente in Lombardia ed Emilia Romagna.