usuraSono 16 le persone arrestate nell’ambito dell’operazione ‘Old Cunning’, avviata dalla Dia di Roma dal 2012, che ha fatto emergere l’esistenza nella Capitale di un gruppo organizzato dedito all’usura e al riciclaggio e in stretti rapporti con personaggi noti della malavita romana.

Tra i suoi vertici compare Benedetto Stranieri, già finito agli arresti nel gennaio 2015 per concorso esterno in associazione mafiosa su ordine della DDA di Catanzaro (nell’ambito dell’inchiesta AEMILIA), ex maresciallo dei Carabinieri diventato poi avvocato e legale del noto boss di ‘ndrangheta Nicolino Grande Aracri.

Tra le vittime del gruppo criminale, figurano politici e amministratori locali, commercianti e cittadini in sofferenza economica: tutti venivano vessati con intimidazioni e minacce per ottenere il pagamento delle rate per la restituzione del debito. Il tasso usurario applicato variava tra il 70% e il 150% annuo.

Della banda facevano parte anche personaggi di notevole spessore criminale legati alla ‘banda della Magliana’ e due direttori di banca. Questi ultimi in particolare, agevolavano l’emissione di mutui senza alcuna garanzia, nei confronti delle vittime, allo scopo di consentire all’organizzazione di recuperare i profitti illeciti. All’organizzazione contribuivano anche i gestori di alcuni bar con il compito di riciclare i proventi dell’attività attraverso la riscossione di titoli di credito degli usurati che venivano immediatamente sostituiti con denaro liquido. Tutti gli arrestati sono indagati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’usura, al riciclaggio e all’estorsione.