Quattro poliziotti sono stati colpiti a morte da spari di cecchini durante una manifestazione di protesta a Dallas contro le uccisioni di afroamericani da parte delle forze dell’ordine. Un quinto è morto poche ore più tardi a causa delle ferite riportate. Un uomo è stato arrestato e un altro si è consegnato agli agenti.
“Apparentemente due cecchini hanno sparato contro dieci poliziotti da una posizione elevata durante la manifestazione di protesta”, ha affermato il capo della polizia di Dallas, David Brown, citato dall’emittente Nbc 5. I colpi sono stati sparati verso le 21, ora locale. Un undicesimo agente è stato ferito in un’altra sparatoria. Quattro dei poliziotti sono morti, mentre anche un civile sarebbe rimasto ferito.
La polizia di Dallas ha intanto circondato un uomo che si è barricato in un garage e minaccia di far esplodere bombe in città. L’uomo, che ha aperto il fuoco contro gli agenti, si trova al secondo piano del garage El Centro. Ha affermato “che ci sono bombe, nel garage e nel centro della città”, riferisce Brown. L’Fbi e reparti di genieri stanno cercando gli ordigni ed è stato rinvenuto un pacco sospetto.
Brown ha anche reso noto l’arresto di tre sospetti dopo la sparatoria contro la polizia alla manifestazione di protesta a Dallas. Uno era vicino il garage El Centro, gli altri due sono stati fermati dopo essere partiti a tutta velocità su una Mercedes nera a bordo della quale avevano caricato una borsa mimetica.
Secondo Brown ci sono diverse persone coinvolte nell’attacco contro la polizia. A suo parere c’erano quattro sospetti muniti di fucili che hanno agito “a partire da posizioni elevate in diversi posti del centro” di Dallas.
Gli spari durante il raduno di protesta hanno provocato il panico ed un fuggi fuggi generale fra la folla che stava partecipando alla protesta vicino al John Kennedy memorial. Un video diffuso su Youtube e Twitter mostra la gente in fuga mentre si sente il rumore degli spari.
La polizia ha diffuso su Twitter l’immagine di un afroamericano con un pizzetto e una maglietta mimetica, considerato un sospetto. L’uomo nella foto, ha poi annunciato Brown, si è consegnato agli agenti. Un secondo uomo è stato arrestato dopo una sparatoria con le forze speciali delle unità Swat, durante la quale non vi sono stati feriti. Un pacco sospetto è stato trovato sul posto e i genieri sono al lavoro.
I manifestanti di Dallas protestavano per i due ultimi episodi di afroamericani uccisi dalla polizia, ultime morti di una lunga catena di episodi simili. Philando Castile, 32 anni, è stato ucciso ieri a Saint Paul, Minnesota, mentre stava prendendo il portafogli per mostrare i documenti dopo essere stato fermato perché una delle luci di posizione della sua auto era rotta. Alla morte di Castile, responsabile della mensa di una scuola elementare, hanno assistito la moglie, che ha ripreso tutto in un video, e la figlioletta. Il giorno prima a Baton Rouge, in Louisiana, due agenti hanno sparato contro Alton Sterling, 37 anni, mentre lo tenevano immobilizzato a terra, come si vede in un video registrato da un passante.
Le due morti hanno riacceso la rabbia degli afroamericani e scosso le coscienze, con manifestazioni in varie parti degli Stati Uniti, compresa una grande marcia a Washington verso la Casa Bianca. “Abbiamo visto troppe volte tragedie come queste – ha detto il presidente americano Barack Obama al suo arrivo a Varsavia per il summit Nato – tutti noi americani siamo turbati da queste sparatorie, che non sono incidenti isolati, ma sono sintomatici delle disparità razziali”.
“Una cosa del genere sarebbe accaduta se il guidatore e i passeggeri fossero stati bianchi? Penso di no – ha dichiarato il governatore democratico del Minnesota, il bianco Mark Dayton – ritengo che tutti noi in Minnesota dobbiamo confrontarci con il fatto che questo razzismo esiste. Nessuno dovrebbe essere ucciso in Minnesota perchè ha una luce di posizione rotta”. Il dipartimento americano della Giustizia ha aperto un’indagine federale sul caso Sterling e monitora l’indagine in Minnesota.