23 bambini morti per cibo avvelenato in un villaggio nello stato di Bihar in India nel luglio del 2013. Oggi il tribunale ha emesso la sentenza contro la direttrice della scuola: 17 anni di reclusione e una multa di circa 5.000 € (375.0o0 rupie).

indian-flagUn tribunale indiano ha condannato oggi la direttrice di una scuola a 17 anni di carcere per la morte di 23 bambini avvelenati durante un pasto gratuito infestato da pesticidi.

Il fatto si è verificato nel luglio 2013 nel villaggio di Dharmasati Gandaman, nello stato del Bihar, dove una cinquantina di bambini da 4 a 12 anni hanno consumato il cibo avvelenato. Subito dopo aver mangiato qualche boccone di lenticchie, riso e patate, i bambini si sono sentiti male e sono stati ricoverati in ospedale, ma 23 di loro non sono sopravvissuti.

La donna dovrà anche pagare una multa di 375.000 rupie (5.000 euro), che servirà principalmente come risarcimento delle famiglie. Il marito, Arjun Rai, che ha vinto il contratto di fornitura, è invece stato assolto per mancanza di prove, con i disappunto della difesa che sospetta sia stato lui a fornire l’olio infestato dai pesticidi.