Secondo il rapporto delle Nazioni Unite e dell’Opac, riguardo l’uso di armi chimiche durante il conflitto in corso, il governo siriano avrebbe usato bombe al cloro in almeno due occasioni e che in almeno una occasione anche il sedicente Stato Islamico avrebbe fatto uso di Iprite.

gas-maschIl governo siriano ha eseguito almeno due attacchi con il cloro dal 2014, mentre il sedicente Stato islamico (Is) ha usato l’iprite (conosciuto anche come gas mostarda) in almeno un’occasione. E’ quanto denuncia un rapporto confidenziale delle Nazioni Unite, di cui ha preso visione l’agenzia Dpa. Nel documento si accusa il regime di aver violato la risoluzione Onu del 2013 che gli imponeva di sbarazzarsi del suo arsenale chimico.
In particolare, il rapporto richiesto dal Consiglio di Sicurezza e frutto del lavoro congiunto dell’Onu e dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) denuncia l’uso del cloro in un attacco contro la città di Talmenes il 21 aprile 2014 e in uno contro la città di Sarmin il 16 marzo 2015. Entrambe le città si trovano nella provincia settentrionale di Idlib.
Anche l’Is, in base al rapporto, ha usato armi chimiche. In particolare, il 21 agosto 2015 avrebbe lanciato razzi carichi di iprite a Marea, nella provincia di Aleppo. L’uso di armi chimiche è stato poi accertato in altri sei casi, ma non si è riusciti a stabilire chi le abbia adoperate.