Alla vigilia del campionato, il Catania di Rigoli batte l’Akragas e inizia bene la propria stagione casalinga. Le reti di Caetano e Paolucci consentono agli etnei di accedere al turno successivo di Coppa Italia Lega Pro.

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Dal “Massimino” di Catania Simone Toninato – È calcio d’agosto, che poi più o meno equivale a dire che non si tratta (ancora) di calcio. Ad ogni modo il Catania ha vinto, senza la necessità di divertire né di schiacciare l’avversario per l’intero arco della gara. Dal canto suo l’Akragas ci ha provato, specie nel primo tempo, facendo dimenticare a tratti, di trovarsi al cospetto di un avversario sulla carta più quotato.

Sul manto maculato (chiazze gialle alternate al consueto verde) del “Cibali”, gli agrigentini sono partiti forte con Longo e Gomez che a più riprese hanno impensierito Pisseri, ma non hanno mai centrato il bersaglio grosso: vuoi per le capacità dell’estremo difensore di casa, vuoi per un pizzico di imprecisione da parte dei propri avanti. Ma non è tutto, perché agli ospiti manca un rigore sacrosanto non ravvisato da Nicoletti. Il fischietto catanzarese, che pure pareva in buona posizione, ha lasciato correre su un contatto netto tra Bastrini e Gomez. Se l’arbitro avesse accordato la massima punizione, probabilmente la gara avrebbe potuto prendere una piega diversa. Invece il Catania, che da poco aveva messo il naso avanti grazie al solito Caetano – assist di Russotto e delizioso sinistro del brasiliano – ha continuato al trotto (piccolo eh) finché non ha trovato il raddoppio. Questa volta sull’incontro ravvicinato tra Pezzella e Da Silva il direttore di gara ha concesso il penalty, Paolucci lo ha trasformato spiazzando Pane. Nella circostanza non sono mancate le proteste degli ospiti che oltre al rigore hanno pagato con l’espulsione di Cazè, costretto a lasciare il terreno di gioco proprio in seguito a proteste prolungate. Il resto è poca cosa: un’occasione non sfruttata da Di Grazia e la parità numerica ristabilita a una manciata di secondi dal triplice fischio arbitrale, in virtù del rosso diretto mostrato a Bucolo, nuovamente per proteste. Buona la prima insomma, in attesa della Juve Stabia, quando sabato prossimo (non se la prenda la Coppa) si comincerà a fare sul serio.

TABELLINO

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Nava, Drausio, Bastrini, Djordjevic; Da Silva, Scoppa, Fornito (dal 41’ s.t. Bucolo); Russotto (dal 39’ s.t. Piscitella), Paolucci, Caetano (dal 23’ s.t. Di Grazia). In panchina: Matosevic, De Rossi, Parisi, Bergamelli, Mgodj, Di Cecco, Biagianti, Barisic, Anastasi. All. Pino Rigoli.

AKRAGAS (4-3-3): Pane; Scrugli (dal 44’ s.t. Assisi), Cazè, Carillo, Russo; Carrotta (dal 33’ s.t. Zanini), Pezzella, Salandria (dal 44’ s.t. Riggio); Longo, Gomez, Salvemini. In panchina: Addario, Coppola, Leveuqe, Rotulo, Incardona. All. Raffele Di Napoli.

ARBITRO: Nicoletti di Catanazaro. Assistenti: Angolotti di Lamezia Terme e De Pasquale di Barcellona Pozzo di Gotto.

RETI: Caetano 8’, Paolucci (rig.) 36’ s.t.

Espulsi: Cazè (A) e Bucolo (C). Ammoniti: Scoppa (C) e Carillo (A). Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.