Gioca male il Catania, che passa in vantaggio, si fa raggiungere in chiusura di primo tempo e trascorre i secondi quarantacinque minuti in attesa del triplice fischio. Il Fondi ringrazia e avanza in classifica.

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LA PARTITA –  Il Catania fa un passo indietro nel gioco e uno avanti in classifica. Ma è un punticino piccolo piccolo quello raccolto dalla squadra di Rigoli col Fondi. Il dato più preoccupante: a differenza di tre giorni fa, stavolta gli etnei il gol lo avevano pure trovato, ma poi hanno smesso di insistere e si sono addormentati su un 1-0 pericoloso e insufficiente (il tempo lo ha poi dimostrato). Il gol di Fornito – diagonale da fuori sul palo lungo – ha fatto da spartiacque tra un Catania e l’altro. Il primo sembrava aver cambiato marcia ed è durato pressappoco dieci minuti, il secondo è parso nuovamente spaventato dall’idea di vincere, ma forse anche da se stesso.
Paolucci e Caetano hanno confermato le impressioni dell’ultima uscita, le polveri erano e restano bagnate anche se è vero che l’attaccante di Recanati un tentativo vicino al bersaglio stasera lo ha fatto: traversa scheggiata proprio un attimo prima che i locali confezionassero il sopracitato vantaggio. Poi più nulla.
Dal canto suo il Fondi ha svolto il compitino che aveva preparato a casa. È atterrato sul manto del “Cibali” sapendo che non sarebbe stato facile, ha subito il gioco dei padroni di casa nelle primissime fasi di gara, ma poi ha saputo rialzare la testa e ha risposto colpo su colpo. A proposito di testa: il gol ospite è nato da un cross di Calderini dalla fascia sinistra, incornato da Tiscione in piena area di rigore. Il fatto curioso è che l’attaccante rossoblù era probabilmente il più basso dei ventidue eppure è riuscito a svettare indisturbato in mezzo ai due centrali freddando Pisseri. Una disattenzione fatale, diversa ma in fin dei conti simile a quella costata la sconfitta nel derby con l’Akragas. L’una e l’altra hanno portato a un gol subito che poteva essere evitato e una terza poteva valere addirittura il sorpasso se solo Albadoro non avesse trovato sulla sua strada l’estremo difensore di casa. Più fortunato che bravo, Pisseri, nella circostanza. Urge cambiare marcia.

TABELLINO

CATANIA (4-3-1-2): Pisseri; Nava, Gil, Bergamelli, Bastrini (dal 24’ s.t. Di Cecco); Biagianti, Scoppa, Fornito (dal 12’ s.t. Russotto); Caetano; Di Grazia, Paolucci (dal 29’ s.t. Barisic). In panchina: Matosevic, De Santis, Mbodj, Djordjevic, Bucolo, Sessa, Silva, Piscitella, Andastasi. All. Pino Rigoli.

UNICUSANO FONDI: Baiocco; Galasso (dal 15’ s.t. D’Angelo), Signorini, Tommaselli, Squillace; Varone, De Martino, Bombagi; Tiscione (dal 41’ s.t. D’Agostino), Albadoro, Calderini (dal 30’ s.t. Di Sabatino). In panchina: Coletta, Pompei, Guadalupi, Iadaresta, Addessi. All. Sandro Pochesci.

ARBITRO: Camplone di Pescara. Assistenti: Iovine di Napoli e Parrella di Battipaglia.

RETI: Fornito (C) al 9’, Tiscione (U) al 41’ p.t.

NOTE: 6664 spettatori, di cui 1895 paganti. Ammoniti: Scoppa, Biagianti, Bergamelli (C); Bombagi, D’Angelo, Calderini (dalla panchina) (A). Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. Angoli: 3-3.

Simone Toninato